L'INTERVISTA
CODROIPO Domenica 13 ottobre, volteggiando sopra l'aeroporto milanese

Mercoledì 9 Ottobre 2019
L'INTERVISTA
CODROIPO Domenica 13 ottobre, volteggiando sopra l'aeroporto milanese di Linate, le Frecce Tricolori chiudono la loro stagione 2019 iniziata lo scorso primo maggio (oltre trenta impegni con anche cinque trasferte all'estero). In realtà, prima della fine dell'anno, rimarranno ancora tre semplici sorvoli cominciando da quello a Roma sull'altare della Patria in occasione della festa nazionale del 4 novembre. Ma il programma delle esibizioni, capaci di suscitare ovunque grande ammirazione, è da considerare esaurito. Per il 40enne maggiore pilota Gaetano Farina si è trattato del primo anno da comandante, anche se della Pattuglia acrobatica dell'Aeronautica Militare italiana fa parte dal 2009 avendo assolto in precedenza vari ruoli in volo.
«Un'esperienza indubbiamente inedita», a giudizio dello stesso Farina. Che aggiunge: «Come comandante non sono stato solo concentrato sulla parte tecnica e sul volo ma anche sulla gestione del centinaio di uomini e donne che fanno parte del nostro Reparto e curano preparazione e assistenza. Questo è l'aspetto più interessante che mi porto dietro, insieme alla capacità di godere appieno delle emozioni che le Frecce sanno regalare al pubblico: cosa che prima non riuscivo a captare proprio perché impegnato a volare, mentre adesso le seguo da terra».
Un momento particolare che ricorda della prima stagione da comandante, avviata lo scorso mese di novembre?
«Mi ha emozionato tanto il primo giorno, allorchè ho assunto il comando leggendo la formula di rito al passaggio delle consegne col mio predecessore. Era un sogno, l'ennesimo, all'interno del sogno che realizzavo. Qualcosa in cui, sinceramente, non speravo. Quando uno entra a fare parte di questo gruppo e diventa protagonista di una meravigliosa avventura, è già soddisfatto in pieno. Essere un componente delle Frecce è già tanto, se poi ne diventi il comandante».
Esaurito il programma stagionale, fermate l'attività. Quando riprenderete l'addestramento in funzione del nuovo anno?
«Dai primi di novembre si ricomincia con il lavoro quotidiano».
Le Frecce Tricolori sono sempre uguali e allo stesso tempo sempre differenti. Infatti, annualmente, si rimodellano avendo uscite sistematiche e nuovi ingressi in squadra.
«Certamente. Presto ci saranno due nuovi componenti che stanno per iniziare l'addestramento mentre altrettanti attuali piloti, invece, chiuderanno il periodo di assegnazione a Rivolto».
Di solito date l'annuncio della nuova formazione in occasione della festa degli auguri di fine anno. Ma, a proposito del 2020, ci sono in programma un paio di eventi di indubbio rilievo.
«È stato fissato per il 19-20 settembre il raduno per il Sessantesimo di costituzione delle Frecce Tricolori. Un appuntamento che cade ogni cinque anni - per me sarà il terzo che richiede un lavoro organizzativo notevole, peraltro già iniziato, che coinvolge tante realtà oltre all'Aeronautica Militare come quelle di tipo civile. Invece, nella partenza di una tappa del 103. Giro ciclistico d'Italia per Professionisti prevista a maggio, saremo coinvolti in maniera un po' marginale essendo l'avvenimento a carico del Secondo Stormo, titolare dell'aeroporto in cui operiamo, comandato dal colonnello Andrea Amadori».
Sta scadendo il tempo degli MB-339 che avete in dotazione dal 1982. Preannunciato, infatti, l'arrivo di nuovi velivoli.
«Sono gli M-345 costruiti dal gruppo Leonardo, quindi tutta produzione completamente italiana. Ho visto il modello ma non abbiamo ancora volato. Presto i piloti del Reparto Sperimentale Volo dell'Aeronautica Militare cominceranno a effettuare dei test per verificare le caratteristiche aerodinamiche, e non solo, del velivolo. Sono cose che a noi interessano molto perché dovremo sfruttare al massimo le capacità aerodinamiche per poterci volare e costruirci attorno un programma acrobatico».
Tempi previsti per il passaggio da MB-339 a M-345?
«Stiamo parlando del 2023-2024 circa. Non c'è un calendario preciso».
Comandante Farina perché le Frecce Tricolori esercitano tanto fascino? Tutti le amano, tutti le vogliono. Venerdì 11 ottobre sorvolate Trento per salutare i partecipanti alla 2. Festa dello Sport allestita dalla Gazzetta: la mitica rosea. Avrete per pubblico grandi personaggi sportivi mondiali, tutti col naso all'insù ad ammirarvi. E anche voi siete delle celebrità.
«Secondo me tanto apprezzamento deriva dal fatto che la gente comune si identifica nelle Frecce Tricolori quando creano, con i fumi dei loro aerei, la lunga scia biancorossoverde: i colori della bandiera nazionale. Attraverso il volo con cui ci esibiamo cerchiamo di fare passare quelli che sono i valori fondanti non solo dell'Aeronautica Militare ma del nostro Paese come passione, dedizione, voglia di fare bene».
Paolo Cautero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci