L'INTERVENTO
BELLUNO Ci sono alternative a quelle proposte dal prefetto per la

Lunedì 13 Dicembre 2021
L'INTERVENTO
BELLUNO Ci sono alternative a quelle proposte dal prefetto per la galleria del Comelico? «Non darò mai il consenso alla chiusura aveva commentato il presidente della Comunità montana del Comelico, nonché sindaco di San Nicolò, Giancarlo Ianese L'alternativa è realizzare un intervento essenziale per mettere in sicurezza, ad un livello minimo accettabile, la galleria esistente, procedendo contemporaneamente con l'iter tecnico per la realizzazione del secondo tunnel parallelo, destinato a sostituire l'attuale». Ed è quanto propone anche Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno: «Se ci vogliono quasi due anni per finire i lavori, in parallelo ne fai una nuova, con le tecnologie di adesso si può. C'è un danno di immagine, ma anche di viabilità ed economico, spaventoso. La provincia è in un cul de sac ed è inimmaginabile che si continui a pagare un prezzo così alto per le strade».
QUESTIONE DI FONDI
«Adesso che ci sono i soldi se ne fa una questione di salute e sicurezza, ma se non ci fossero stati? Sarebbero scomparsi anche i problemi?». Pozza, riaccende i riflettori sulla galleria del Comelico. L'aut-aut lanciato dal prefetto ai sindaci della valle chiudere la galleria giorno e notte per un anno e mezzo (potranno passare solo mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine) o chiuderla in modo parziale, a fasce orarie, con un notevole allungamento dei lavori che potrebbero protrarsi per quasi tre anni ha generato una grande confusione. Ma anche la consapevolezza, nei primi cittadini, che serve una terza soluzione. L'intervento di Anas, del valore di circa 65 milioni di euro, dovrebbe partire ad aprile 2022 ma il nodo sulla galleria deve essere sciolto entro il 20 dicembre: o decideranno i sindaci o lo farà il prefetto. «I lavori in galleria sono necessari aveva spiegato il sindaco di Santo Stefano Oscar Meneghetti ma sono più di 10 anni che la situazione è nota. Gli interventi passati? Tutti palliativi. Un lavoro del genere doveva esser fatto prima, solo che mancavano i soldi».
GLI INTERROGATIVI
Da qui le domande di Pozza. Se questi soldi non ci fossero stati? Quanto sarebbe rimasta aperta la galleria del Comelico? E soprattutto: a quale rischio e pericolo? «Mi auguro continua il presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno che i prossimi tavoli di confronto portino a trovare una certa capacità di ragionevolezza per una soluzione che non può essere quella attuale. Ora ci sono i soldi ma la gente poteva morire anche prima ci vuole programmazione. Cerchiamo di non arrivare sempre all'ultimo». Mario Pozza si definisce preoccupato, «non solo come presidente della Camera di Commercio, ma anche come presidente di Unioncamere Veneto». Non si può pensare che quello in Comelico sia un problema isolato che non avrà ripercussioni fuori dai confini provinciali. C'è una rete economica che va salvaguardata e «il mondo impresa non può fare tutto da solo». Eppure occorre sottolineare che, nel Bellunese, le criticità legate alla viabilità sono strutturali e croniche.
LA FRAGILITÀ
«Già in tempi normali la nostra viabilità è un disastro aggiunge Pozza però questo è un ulteriore elemento che turba. Non possiamo arrivare con queste problematiche ad appuntamenti così importanti, come lo sono stati i Mondiali sci alpino 2021 a Cortina d'Ampezzo e come lo saranno le Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina». In questo modo, infatti, si rischia la paralisi: «Si blocca tutto in una montagna che è già in difficoltà: ci sono problema di spopolamento e di giovani che se ne vanno, aprono solo imprese di servizi, niente legato al manifatturiero. Qui si parla di chiudere senza dare opportunità». Anas ha specificato che si tratta di interventi «non più procrastinabili», quindi è necessario intervenire al più presto.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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