L'INIZIATIVA
PORDENONE E UDINE «Ho fatto di tutto per essere qui, ho implorato

Domenica 16 Maggio 2021
L'INIZIATIVA PORDENONE E UDINE «Ho fatto di tutto per essere qui, ho implorato
L'INIZIATIVA
PORDENONE E UDINE «Ho fatto di tutto per essere qui, ho implorato il farmacista perché mi trovasse un posto e ce l'ho fatta. Ho colto due opportunità: vaccinarmi a Villa Manin e in qualche modo diventare parte di una bella storia e vincere Johnson&Johnson. Una cose e sto tranquillo. Adesso prenoto le vacanze». Pierangelo Fabris, 63 anni, ha appena ricevuto l'iniezione. Non ne dovrà fare altre. Cammina sul prato verde tra le barchesse della villa di Passariano, alle sue spalle la facciata maestosa. È sua, la testimonianza più diretta di una giornata che la Regione ha potuto archiviare con due V: vaccini e vittoria. «Credo che questo sia l'hub vaccinale più bello d'Italia», ha detto invece il presidente Fedriga all'ingresso della villa. Ma oltre che bello, il sito è soprattutto utile: più di mille dosi di Johnson&Johnson al giorno, si chiude oggi con il gran finale. Una spallata simbolica al virus in un ambiente di lusso.
LA GIORNATA
Due cose hanno funzionato: il binomio vaccini-cultura, perché c'è stata una vera e propria corsa alla puntura a Villa Manin, e la comodità del siero monodose. «Ripeteremo certamente l'iniziativa in altri luoghi simili», ha spiegato il vicepresidente Riccardi. Non manca molto, la Regione è già al lavoro.
I DETTAGLI
«L'utilizzo di Villa Manin è un segno di normalità - ha proseguito Riccardi - perché le persone vengono a trascorre qualche ora in un luogo piacevole e intanto si fa il vaccino. Per il successo della campagna vaccinale servono tre elementi: l'organizzazione, la disponibilità di vaccini e la volontà delle persone di vaccinarsi. I primi due elementi ora sono a regime, ora dobbiamo sfruttare gli strumenti che la scienza ci ha messo a disposizione». L'assessore Gibelli, che si è sottoposta alla vaccinazione proprio ieri a Villa Manin, ha sottolineato che «la cultura è un potente vaccino contro tutti i mali dello spirito e quindi con questa iniziativa sottolinea che con le vaccinazioni possono riaprire davvero anche i luoghi della cultura. Molte persone hanno già fatto le visite guidate, prima o dopo, l'inoculazione e questa formula proseguirà per tutto il fine settimana. La collaborazione tra Erpac e Asufc sta dando risultati concreti e stiamo già lavorando per cercare di replicare quest'iniziativa anche in altri punti del Friuli Venezia Giulia».
L'ALTRA IDEA
L'abbinamento tra cultura e vaccino non si ferma a Villa Manin e con Va in scena il vaccino' raggiungerà anche la sala d'attesa post somministrazione del centro vaccinale alla Fiera di Udine, nella quale verranno allestiti mini-recital. L'iniziativa nasce grazie alla collaborazione tra la compagnia Anà-Thema Teatro, l'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e la Regione, e permetterà la messa in scena di mini-recital della durata di 15 minuti ciascuno, lo stesso tempo che le persone devono attendere dopo aver ricevuto il vaccino. A partire dal 3 giugno e per otto giornate (3, 8, 10, 15, 16, 22, 24 e 30 giugno), dalle 14 alle 16, verranno messe in scena quattro repliche, intervallate ciascuna da 15 minuti di pausa, ognuna delle quali sarà suddivisa in tre momenti da cinque minuti, così da dare la possibilità a chi ascolta di poter seguire tutte e tre le proposte in base al momento di arrivo nella sala post-vaccinale.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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