L'INIZIATIVA
LIMENA Un bambinello accompagnato dal testo della tradizionale canzone natalizia Tu scendi dalle stelle. Sarà consegnato ad ognuno degli alunni delle scuole di Limena, dalle materne alle medie. E' con questo dono, confezionato uno ad uno con tanto di piccola pergamena su cui giace il Bambin Gesù, che l'amministrazione comunale vuole augurare Buon Natale agli alunni e ricordare loro la tradizione del presepe che ci accompagna da sempre, in un momento dove questo simbolo religioso è al centro di un acceso dibattito legato all'integrazione di altre culture religiose.
L'idea è del consigliere comunale Jody Barichello, delegato all'Identità Veneta e alla Sicurezza, ed è stata appoggiata dal sindaco Giuseppe Costa e dall'assessore all'Istruzione Stefano Tonazzo: martedì mattina la consegna in tutte le scuole dei Bambin Gesù, che ogni alunno porterà a casa ricordando il significato del presepe. Nessuna polemica religiosa accompagna il gesto, ma solo il segno di una tradizione che non va dimenticata. I bambinelli che verranno consegnati sono 750, rigorosamente made in Italy, per un costo di 0,85 centesimi ciascuno: un totale di 580 euro, spesa sostenuta dall'amministrazione comunale.
«Il presepe è una tradizione che accompagna l'uomo da migliaia di anni ha spiegato Barichello -, qualsiasi religione, che siano musulmani, ebrei, ortodossi o buddisti, misura il tempo con la nascita di Cristo. Noi vogliamo portare a conoscenza i nostri ragazzi di questa tradizione, che è una tradizione fantastica. Consegneremo questo regalo da parte dell'amministrazione e ringrazio il sindaco Costa e l'assessore Tonazzo che hanno appoggiato questa mia idea, e facciamo in modo che la natività di Cristo ricordi un po' a tutti noi quando eravamo bambini».
LA LETTERA
La consegna nelle scuole dei Bambin Gesù è accompagnata anche da una lettera del Comune che spiega il perché di questa iniziativa. «L'amministrazione comunale, quest'anno, ha voluto prendere una iniziativa legata alla tradizione cristiana del Natale si legge -. L'intento è di fornire delle informazioni storiche e di conoscere il motivo per cui in molte nostre case, nei luoghi pubblici, nei negozi e a volte nelle scuole, trova spazio la rappresentazione della nascita di Gesù Bambino. Nel massimo rispetto delle religioni e delle inclinazioni religiose di tutti, anche per chi non crede o appartiene ad un'altra confessione religiosa, riteniamo utile dare delle notizie storiche su una delle tradizioni più importanti del nostro paese. Allegata alla lettera c'è una statuina raffigurante Gesù Bambino, il personaggio principale del presepe e il testo della canzone». Nella lettera sono poi riportati dei cenni storici sul presepe e una breve descrizione dei simboli.
Ma il Comune di Limena non è nuovo ad iniziative che recuperano storia e tradizione. L'anno scorso a tutti i 230 studenti delle scuole medie è stato regalato un dizionario italiano-veneto con il quale riscoprire la lingua veneta, rispolverare quelle parole abbandonate ma tanto care ai nonni, ma anche conoscere la storia e la tradizione della nostra regione fatta di cultura popolare.
Barbara Turetta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA LIMENA Un bambinello accompagnato dal testo della tradizionale canzone natalizia Tu scendi dalle stelle. Sarà consegnato ad ognuno degli alunni delle scuole di Limena, dalle materne alle medie. E' con questo dono, confezionato uno ad uno con tanto di piccola pergamena su cui giace il Bambin Gesù, che l'amministrazione comunale vuole augurare Buon Natale agli alunni e ricordare loro la tradizione del presepe che ci accompagna da sempre, in un momento dove questo simbolo religioso è al centro di un acceso dibattito legato all'integrazione di altre culture religiose.
L'idea è del consigliere comunale Jody Barichello, delegato all'Identità Veneta e alla Sicurezza, ed è stata appoggiata dal sindaco Giuseppe Costa e dall'assessore all'Istruzione Stefano Tonazzo: martedì mattina la consegna in tutte le scuole dei Bambin Gesù, che ogni alunno porterà a casa ricordando il significato del presepe. Nessuna polemica religiosa accompagna il gesto, ma solo il segno di una tradizione che non va dimenticata. I bambinelli che verranno consegnati sono 750, rigorosamente made in Italy, per un costo di 0,85 centesimi ciascuno: un totale di 580 euro, spesa sostenuta dall'amministrazione comunale.
«Il presepe è una tradizione che accompagna l'uomo da migliaia di anni ha spiegato Barichello -, qualsiasi religione, che siano musulmani, ebrei, ortodossi o buddisti, misura il tempo con la nascita di Cristo. Noi vogliamo portare a conoscenza i nostri ragazzi di questa tradizione, che è una tradizione fantastica. Consegneremo questo regalo da parte dell'amministrazione e ringrazio il sindaco Costa e l'assessore Tonazzo che hanno appoggiato questa mia idea, e facciamo in modo che la natività di Cristo ricordi un po' a tutti noi quando eravamo bambini».
LA LETTERA
La consegna nelle scuole dei Bambin Gesù è accompagnata anche da una lettera del Comune che spiega il perché di questa iniziativa. «L'amministrazione comunale, quest'anno, ha voluto prendere una iniziativa legata alla tradizione cristiana del Natale si legge -. L'intento è di fornire delle informazioni storiche e di conoscere il motivo per cui in molte nostre case, nei luoghi pubblici, nei negozi e a volte nelle scuole, trova spazio la rappresentazione della nascita di Gesù Bambino. Nel massimo rispetto delle religioni e delle inclinazioni religiose di tutti, anche per chi non crede o appartiene ad un'altra confessione religiosa, riteniamo utile dare delle notizie storiche su una delle tradizioni più importanti del nostro paese. Allegata alla lettera c'è una statuina raffigurante Gesù Bambino, il personaggio principale del presepe e il testo della canzone». Nella lettera sono poi riportati dei cenni storici sul presepe e una breve descrizione dei simboli.
Ma il Comune di Limena non è nuovo ad iniziative che recuperano storia e tradizione. L'anno scorso a tutti i 230 studenti delle scuole medie è stato regalato un dizionario italiano-veneto con il quale riscoprire la lingua veneta, rispolverare quelle parole abbandonate ma tanto care ai nonni, ma anche conoscere la storia e la tradizione della nostra regione fatta di cultura popolare.
Barbara Turetta
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