L'INIZIATIVA
BELLUNO L'ospedale di Belluno ora è più forte. Meglio:

Giovedì 5 Agosto 2021
L'INIZIATIVA
BELLUNO L'ospedale di Belluno ora è più forte. Meglio: lo diventerà una volta che la somma stanziata da Ulss1 Dolomiti e Fondi Comuni confinanti per un totale di 1,58 milioni sarà stata utilizzata per il potenziamento della telemedicina e dello screening oncologico. È stato infatti approvato il progetto volto a promuovere le modalità di erogazione del servizio di assistenza sanitaria tramite l'uso delle tecnologie innovative, nonché a potenziare l'organizzazione delle attività di screening e di vaccinazione sul territorio con l'acquisto di un camper che porterà gli operatori nei vari Comuni. La soddisfazione è espressa anche dall'on-Dario Bond, presidente del Comitato paritetico del Fondo: «La montagna bellunese avrà un servizio in più. È così che si mettono a frutto per davvero le risorse del Fondo Comuni confinanti». Un progetto cofinanziato per 1.120.000 euro dal Fondo Comuni confinanti e inserito all'interno del cosiddetto pacchetto Covid varato a dicembre dal consiglio provinciale. «La telemedicina è fondamentale in montagna continua Bond - soprattutto in un momento di grande carenza di medici. Ed è per questo che il Fondo, con il mio predecessore Roger De Menech ha dedicato grande attenzione a questo tema, anche grazie alle proposte avanzate dalla Provincia. Sia chiaro però che la telemedicina non è e non sarà mai la soluzione di tutti i problemi del territorio. Può tuttavia fissare un punto di riferimento che consente sicurezza maggiore in aree periferiche e spopolate. L'importante è che sia affiancata da un collegamento internet efficiente e capillare». Dall'Ulss Dolomiti si fa sapere che «l'Azienda intende rafforzare la rete dell'assistenza territoriale che garantisca l'integrazione delle prestazioni sanitarie, socio-sanitarie territoriali ed ospedaliere, potenziando le strumentazioni informatiche e telematiche, nonché le forme territoriali di cura». Soddisfatto anche il presidente della Provincia Roberto Padrin: «La telemedicina è un servizio in più per la montagna bellunese. Il progetto può costituire un servizio ulteriore, a beneficio soprattutto delle comunità più isolate e periferiche. È con questa visione che l'abbiamo inserito all'interno del pacchetto Covid. È fondamentale che l'accesso alla sanità sia garantito a tutti, anche a chi vive in zone oggi disagiate e non servite adeguatamente». Il costo complessivo del progetto è di 1.585.000 euro: la Provincia, quale soggetto attuatore dei Fondi di Confine, riconosce all'Ulss Dolomiti l'importo di 1.120.000 euro e l'Azienda Ulss si impegna a cofinanziare il progetto per l'importo di 465.000 euro.
GS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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