L'INCIDENTE
CROCETTA Gravissimo incidente sul lavoro a Crocetta del Montello,

Domenica 24 Giugno 2018
L'INCIDENTE
CROCETTA Gravissimo incidente sul lavoro a Crocetta del Montello, località Nogare, dove due cittadini cinesi hanno riportato gravissime ustioni in varie parti del corpo a seguito di un'esplosione e del successivo incendio divampato all'interno di un capannone di via degli Artigiani. I due stavano lavorando ad una mola, utilizzata per la lucidatura dei metalli quando, per cause in corso d'accertamento, una scintilla ha innescato la deflagrazione. Il capannone in cui è avvenuto l'incidente è stato preso in affitto poche mesi fa dal titolare della ditta Kxedan, 34enne della Repubblica Popolare, che ha installato qui la sua attività che lavora per conto terzi per diverse aziende di Cornuda e Crocetta.
LO SCOPPIO
L'allarme è scattato alle 10.20 di ieri mattina quando i dipendenti dell'azienda, a seguito della fiammata che ha investito i due colleghi, hanno prestato loro i primi soccorsi in attesa dell'arrivo dei soccorritori del 118 e dei vigili del fuoco. «Urlavano, erano disperati - racconta un testimone -: prima hanno cercato di spegnere le fiamme che avevano addosso con delle giacche e delle maglie, poi hanno iniziato a rotolarsi per terra, all'esterno del capannone. Siamo corsi loro incontro e li abbiamo aiutato e soffocare il fuoco: è stato terribile». Ad avere la peggio è stato un 34enne, che risiede a Cornuda, subito trasportato in elicottero al Centro Grandi Ustionati di Padova. Aveva ustioni su tutto il corpo. Non meno gravi le condizioni dell'amico, D.J., appena 27 anni, che aveva iniziato a lavorare alla Kxedan appena un mese fa. Per lui però non c'era posto, secondo quanto emerso, al centro di Padova, e i medici dopo averlo portato in ambulanza a Montebelluna, dov'è stato ricoverato momentaneamente in Rianimazione, lo hanno fatto trasferire in elicottero all'ospedale di Torri di Quartesolo, nel Vicentino, dov'è stato sottoposto al trattamento in camera iperbarica. Assieme ai vigli del fuoco di Montebelluna e ai medici in via degli Artigiani sono subito arrivati anche i carabinieri del comando di via Sansovino e gli ispettori dello Spisal. Sarà compito loro chiarire con esattezza sia le cause dell'incidente sia se all'interno della fabbrica vi fossero le condizioni per lavorare in sicurezza.
IL TESTIMONE
«Ho visto i due operai rotolarsi all'esterno del capannone - racconta sconvolto il titolare di una ditta che si trova a pochi passi dal capannone in cui è avvenuto l'incidente -. Io però non ho sentito alcun botto, sono sceso in strada soltanto quando ho sentito le sirene dei vigili del fuoco che hanno provveduto a soccorrere i due sventurati. Bravissimi sono stati i vigili del fuoco a soccorrerli. Poi è arrivato l'elicottero del 118 che è atterrato davanti alla fabbrica e l'ambulanza: spero solo che quei due lavoratori possano riprendersi al più presto».
L'AREA INDUSTRIALE
Una volta nell'azienda che oggi si occupa di lucidatura metalli per conto terzi venivano lavorate le tomaie. Le cose sono cambiate e, a quanto pare, anche i settori in cui si inserisce l'imprenditoria in arrivo dal Sol Levante. «Di operai in verità qui se ne vedono sempre pochi - continua il titolare dell'impresa vicina -. Forse perchè lavorano tanto, ma non voglio avanzare ipotesi tanto per fare. So che entrambi i feriti hanno famiglia, che sono sposati e vivono qui da diverso tempo». Quel che è certo è che i due dipendenti erano regolari sul territorio italiano, registrati e assunti. Carabinieri ed ispettori dello Spisal dovranno però chiarire molti aspetti della vicenda a partire dal tipo di lavoro effettuato nel settore finito in fiamme (in cui sono stati posto sequestro tutti i macchinari), alle misure di sicurezza adottate, ai corsi di formazione cui sono tenuti ad offrire i datori di lavoro.
Luciano Beltramini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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