L'importanza del titolo di studio: la laurea aumenta di un lustro la speranza di vita

Martedì 20 Febbraio 2018
Una delle caratteristiche dell'indagine riguarda il rapporto tra la speranza di vita e il titolo di studio. Lo studio dell'Osservatorio nazionale sulla Salute nelle regioni italiane focalizza la propria attenzione proprio sull'aspetto della scolarità come elemento di benessere sociale e come elemento corrente al miglioramento delle qualità di vita. E proprio su questo punto, il rapporto sottolinea come tra i divari sociali di sopravvivenza in Italia, un cittadino può sperare di vivere 77 anni se ha un livello di istruzione basso e 82 se possiede almeno una laurea. Tra le donne la differenza è minore, ma pur sempre significativo: 83 anni per le meno istruite; circa 86 per le laureate. Di conseguenza si registrano anche dati sensibilmente diversi legati alle differenze sociali pure nel campo delle cronicità. Nella classe tra 25-44 anni la prevalenza di persone con almeno una cronicità grave è pari al 5,8% tra coloro che hanno un titolo di studio basso e al 3,2% tra i laureati. Tale differenza aumenta con l'età. Nella classe 45-64 è il 23,2% tra le persone con licenza elementare e dell'11,5 tra i laureati. Infine nel ricorso all'assistenza sanitaria nella fascia 45-64 le rinunce sono pari al 12% per coloro che hanno completato solo la scuola dell'obbligo, del 7% invece tra i laureati.
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