L'EPIDEMIA
TREVISO Il coronavirus colpisce anche bambini e ragazzi. Fortunatamente

Venerdì 27 Marzo 2020
L'EPIDEMIA TREVISO Il coronavirus colpisce anche bambini e ragazzi. Fortunatamente
L'EPIDEMIA
TREVISO Il coronavirus colpisce anche bambini e ragazzi. Fortunatamente il loro sistema immunitario è più forte, e regge meglio gli attacchi del Covid - 19, tant'è che fra i 125 minorenni risultati positivi ai tamponi, a livello regionale, sono solamente 6 i ricoverati. Tutti gli altri sono a casa. Nella Marca i contagi sono stati fortunatamente solo 3. Fra questi anche un bambino di 3 anni, residente nel Rodigino ma sottopostosi al tampone a Treviso, dove si trovavano i genitori. Il piccolo nato nel 2017, «presentava sintomatologia specifica ma le sue condizioni, al momento, non destano preoccupazioni ed è domiciliato a casa nell'Alto Polesine» hanno tranquillizzato i vertici dell'Usl 5. Gli altri due casi di positività al Covid - 19 riguardano dei 17enni. Anche per loro non si è profilata la necessità di ricovero. Destano invece maggiori preoccupazioni le condizioni di una 38enne opitergina, ricoverata in prognosi riservata al Ca' Foncello, in terapia intensiva.
L'ULTIMO DRAMMA
Intanto nella giornata di ieri sono stati registrati altri 7 decessi negli ospedali trevigiani, tre a Vittorio Veneto, tre a Vittorio Veneto ed uno a Montebelluna. A perdere la vita non solo anziani con patologie importanti, ma anche pensionati fino a poche settimane fa in buone condizioni di salute oltre a un 62enne di Conegliano, Danilo Salamon, detto Lopez, alpino residente a Ogliano. Per una decina di giorni era rimasto chiuso in casa, accanto ai suoi cari, per la tosse e una febbriciattola che continuava a persistere e per la quale ad un certo un punto ha cominciato a preoccuparsi, nonostante il suo ottimismo. Gli è stato diagnosticato il coronavirus ed è stato così ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Conegliano, dove i posti disponibili, per l'emergenza in atto, sono al limite della capienza, in condizioni critiche. Intubato, è stato poi trasferito all'ospedale di Montebelluna dove ieri mattina, intorno alle 10,45, è avvenuto purtroppo il decesso. Danilo Salamon aveva trascorso la sua vita lavorativa alla Silca, fin dai tempi in cui l'azienda apparteneva alla famiglia Bianchi, di cui suo papà Antonio Toni era una delle persone di massima fiducia. Faceva parte del gruppo alpini di Ogliano, di cui era uno dei soci più attivi, ma era anche alla guida del gruppo degli Alpin Floi, che aveva fondato assieme a Walter Fellet e altri, per ravvivare in modo originale la vita del paese con feste e intrattenimenti popolari legati alle tradizioni, richiamando gente da tutta la zona. «Per tutti noi e la sua famiglia - ha detto Fellet - è una grave perdita». Commosso, dopo avere appreso la notizia della scomparsa di Lopez, il sindaco Fabio Chies. Danilo Lopez Salamon, lascia la moglie Michela, i figli Matteo (che lavora in Germania e spera di poter riuscire a tornare per salutare il papà a cui era molto affezionato) e Chiara e gli altri parenti.
L'ANDAMENTO
Ad oggi nella Marca i contagiati sono 1.245 (+77), le persone in isolamento 2.243 (-133), mentre cresce ancora il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva, 50 (+5). Centotrentanove finora le persone dimesse, mentre la tragica conta dei decessi ha contato quota 89.
Alberto Beltrame
Giampiero Maset
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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