L'ANALISI
PORDENONE L'Istituto superiore di sanità emanerà la sua sentenza

Martedì 16 Febbraio 2021
L'ANALISI PORDENONE L'Istituto superiore di sanità emanerà la sua sentenza
L'ANALISI
PORDENONE L'Istituto superiore di sanità emanerà la sua sentenza solamente venerdì, quando poi il ministero della Salute dovrà decidere come sarà colorato il Friuli Venezia Giulia. Ma i dati grezzi della settimana che sarà presa in considerazione, cioè quella dall'8 al 14 febbraio, ci sono già. E per il Friuli Venezia Giulia sono ottimi. Ci sono tutti gli elementi, in poche parole, per veder confermata la zona gialla ancora per un'altra settimana. La prossima.
IL BILANCIO
I contagi calano del 21 per cento, in maniera ancora più marcata rispetto all'ultima rilevazione dell'Istituto superiore di sanità, quando la percentuale si era fermata al 19,5. Nella settimana che si è conclusa domenica, in Friuli Venezia Giulia sono stati comunicati 2.036 nuovi casi di Covid. Non accadeva da ottobre. Durante i sette giorni precedenti i contagi erano stati 2.578. Un altro dato estremamente importante è quello relativo ai ricoveri in ospedale. La situazione partiva dai letti di Medicina occupati al 41 per cento, quindi al di sopra della soglia. Domenica, invece, il valore è sceso al 32 per cento, abbondantemente al di sotto del limite del 40 per cento. Sono più piene le Terapie intensive, che però passano dal 36 al 35 per cento. La seconda settimana di zona gialla, quindi, ha visto un ulteriore calo del contagio in tutta la regione.
LA MAPPA
Migliora la situazione della montagna pordenonese. Cimolais, che aveva l'incidenza più alta, ora ha un indice di 59 contagi su mille abitanti. Tramonti di Sopra si ferma a 50, Andreis a 49, Maniago a 32, Spilimbergo a 20, Claut a 33. Sono tutti numeri in diminuzione, proprio nell'area più colpita a livello di incidenza. Pordenone scende a 12 contagi su mille residenti, Sacile addirittura sotto i dieci (9,1). Tutto l'hinterland pordenonese non supera i 15 contagi ogni mille abitanti.
IL BOLLETTINO
Ieri contagi al minimo con pochi tamponi. Rilevati solo 40 casi su 1.072 test. Il tasso è del 3,7 per cento. Dodici le vittime, una delle quali in provincia. A San Vito non ce l'ha fatta l'87enne Luciano Bianchini. I totalmente guariti sono 57.918, i clinicamente guariti 1.806, mentre calano le persone in isolamento che risultano essere 9.284. I decessi complessivamente ammontano a 2.705, con la seguente suddivisione territoriale: 607 a Trieste, 1351 a Udine, 573 a Pordenone e 174 a Gorizia.
SANITÀ LOCALE
«Recuperare un padiglione dell'ospedale di Pordenone per dedicarlo alle cure intermedie, tassello fondamentale per il percorso di cura dei pazienti, come emerso nell'emergenza Coronavirus e non soltanto, della carenza di posti letto: occorre progettare e finanziare al più presto il progetto». Un indirizzo politico che, come annuncia il consigliere regionale Mara Piccin (Forza Italia), «è messo nero su bianco in una mozione a mia prima firma e dunque sarà oggetto di discussione in aula». Piccin ricorda che le strutture per le cure intermedie sono volte a garantire la continuità delle cure, consolidare le condizioni fisiche e continuare il recupero funzionale a beneficio di pazienti in dimissione dai reparti per acuti.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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