L'AGGRESSIONE
SILEA Da cliente ad aguzzino. Un incubo trasformatosi in realtà

Venerdì 13 Aprile 2018
L'AGGRESSIONE
SILEA Da cliente ad aguzzino. Un incubo trasformatosi in realtà quello vissuto mercoledì mattina da una 34enne di Silea, titolare del Bed & Breakfast Belvedere, segregata e rapinata da un'ospite che sotto la minaccia di un coltello, dopo averle legato i polsi, l'ha costretta prima a consegnarle il denaro che aveva nel portafogli, poi l'ha scortata in macchina fino al più vicino sportello bancomat per prelevare altri contanti, e infine si è fatto accompagnare a Preganziol, dove ha cercato di far perdere le proprie tracce prima dell'arrivo dei carabinieri della stazione di Mogliano Veneto e della compagnia di Treviso che, subito contattati dalla vittima, hanno arrestato l'uomo, R.R., 29enne di origini marocchine, per il reato di rapina aggravata. Trasferito in carcere a Santa Bona dopo gli accertamenti in caserma, l'uomo comparirà domattina davanti al giudice per la convalida.
LA TRAPPOLA
Quella tra martedì e mercoledì era la seconda notte passata dal 29enne al B&B Belvedere. La camera l'aveva prenotata il suo datore di lavoro, titolare di una pizzeria di Roncade dove il marocchino era stato preso in prova come pizzaiolo. Fino a mercoledì mattina il cliente si era comportato in modo esemplare ed era filato tutto liscio. Qualcosa nella sua testa dev'essere scattato improvvisamente, forse complice l'abuso di qualche sostanza e le difficoltà finanziarie in cui versava. Verso le 9 del mattino ha chiesto alla 34enne di raggiungerlo in camera. «C'è un guasto, si è rotto il letto» la scusa utilizzata per attirare la donna nella sua trappola. La giovane titolare del B&B, varcata la soglia della stanza, si è accorta che il 29enne impugnava un coltello, probabilmente preso dalla cucina della stessa struttura. Le ha afferrato il collo con una mano e l'ha fatta sedere, legandole i polsi per impedirle di reagire e scappare. «Dammi tutti i soldi» le ha ripetuto per più di un'ora pronunciando frasi sconnesse e deliranti. Non si accontentava dei 50 euro trovati nel portafogli. La 34enne, sotto la minaccia del coltello, nonostante la situazione, è sempre riuscita a mantenere il sangue freddo. Il sequestro è durato circa un'ora, finchè l'uomo ha cominciato a calmarsi di fronte alle rassicurazioni della titolare del B&B: «Ti do tutti i soldi che vuoi, andiamo fino allo sportello bancomat». E così è stato.
IN AUTO
Il marocchino ha posato il coltello e sciolto i nodi dai polsi della 34enne prima di salire con lei in macchina. Non c'era più bisogni d'armi per tenere in pugno la sua preda. Si è quindi fatto accompagnare a Roncade, al più vicino sportello bancomat, dove la donna ha prelevato altri 150 euro e li ha subito consegnati al marocchino. Soddisfatto, l'avrebbe a quel punto potuta liberare. Ma vista la situazione il 29enne ha pensato bene di approfittarne, facendosi accompagnare, neanche fosse in taxi, fino a Preganziol. Una volta smontato davanti a Falcon, sul Terraglio, si è allontanato verso Mogliano.
CACCIA ALL'UOMO
La 34enne ha svoltato la macchina e si è diretta verso casa. E solo ripresasi dallo choc, durante il tragitto verso Silea, ha composto il 112 raccontando ai carabinieri cos'era successo. I militari dell'Arma hanno subito fatto convergere su Preganziol le pattuglie e dopo alcune ricerche, verso mezzogiorno, hanno individuato il 29enne. La descrizione fornita dalla donna era precisa e completa, considerato che del fuggitivo, che si era registrato all'accettazione della struttura, gli operatori a quel punto conoscevano nome, cognome e volto. «Era un po' che pensavo di farlo» ha detto ai carabinieri del comandante Stefano Mazzanti il marocchino, non gravato da precedenti penali ma che starebbe vivendo un momento di grave difficoltà personale e finanziaria.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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