JESOLO
«Più controlli stradali lungo via Adriatico». E' l'invocazione

Mercoledì 17 Luglio 2019
JESOLO
«Più controlli stradali lungo via Adriatico». E' l'invocazione che arriva dai residenti della strada regionale 43, l'arteria che collega Jesolo con Caposile, una delle strade più frequentate per raggiungere la città balneare. Soprattutto durante i weekend. E anche per questo è una delle strade caratterizzate da diversi incidenti stradali, compreso quello di sabato notte, costato la vita a 4 ventenni.
I RESIDENTI
Una lunga scia di sangue, che le famiglie residenti su questa strada, tra Jesolo e San Donà, vogliono fermare. Da ciò la richiesta di maggiori controlli, istituendo una sorta di modello autostradale, con una pattuglia della polizia locale costantemente presente. Prima in un senso di marcia e in poi in quello opposto. Esattamente come avviene nelle autostrade.
«In questa strada ci sono stati troppi incidenti è il commento raccolto tra gli abitanti la tragedia di sabato notte è l'apice di una situazione che dura da diversi anni. Adesso è arrivato il momento di intervenire in maniera drastica, anche istituendo dei controlli fissi. L'ideale sarebbe quello di avere, nei weekend estivi, la presenza costante di una pattuglia della Polizia locale o comunque delle forze dell'ordine in modo da presidiare in tempo reale la strada».
Un modo per assicurare una sorta di deterrente contro comportamenti scorretti alla guida ma anche dei controlli e degli interventi tempestivi. «Senza voler entrare per forza di cose nel caso specifico aggiungono le famiglie delle abitazioni affacciate su via Adriatico in questa strada ci sono automobilisti che hanno comportamenti sconsiderati. C'è chi non rispetta i limiti e chi compie sorpassi o delle manovre azzardate. E sabato notte purtroppo si è consumata una tragedia terribile. Questa rimane la strada principale per arrivare a Jesolo e Cavallino, sulla quale d'estate transitano milioni di turisti. Chiediamo controlli costanti e in tempo reale: la presenza direttamente sulla strada delle forze dell'ordine può essere l'unico modo per evitare certi comportamenti. Almeno nei fine settimane estivi, quando il traffico è più inteso. Non possiamo continuare a piangere altre vite spezzate».
IL COMANDANTE
E proprio la necessità di garantire più controlli stradali è stata confermata anche dallo stesso comandante della Polizia locale di Jesolo, Claudio Vanin, che domenica ha coordinato le fasi dell'interrogatorio di Marius Alin Marinica, l'uomo agli arresti domiciliari perché avrebbe provato lo sbandamento della Ford Fiesta causando la morte dei quattro ragazzi 22enni. «In molti di fronte a questa tragedia dice Vanin hanno fatto riferimento a un ritorno alle cosiddette stragi del sabato sera. Alcuni anni fa, prima che emergessero le note problematiche di piazza Mazzini che assorbono tutte le risorse di polizia locale dei fine settimana, la polizia locale faceva dei pattuglioni con una decina di operatori, con controlli sistematici degli autoveicoli con autovelox ed etilometri dalle ore 2 alle 7. Mi ricordo che in una notte abbiamo ritirato anche 24 patenti, un numero elevatissimo per quegli anni. Forse bisognerebbe ripensare il modello sicurezza integrata ognuno per le proprie competenze. Quelle della Polizia locale sono in via primaria, ma non esclusiva, di polizia stradale, e solo ausiliarie di pubblica sicurezza e ordine pubblico».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci