INVESTIMENTI
FELTRE Gli investimenti nella sanità bellunese non si fermano

Venerdì 26 Giugno 2020
INVESTIMENTI FELTRE Gli investimenti nella sanità bellunese non si fermano
INVESTIMENTI
FELTRE Gli investimenti nella sanità bellunese non si fermano qui, anche se Feltre ha messo in canna un colpo che alza la qualità diventando attrattivo per nuove professionalità. Quelle che continuano a mancare. Perché alle dotazioni infrastrutturali e tecnologiche in avanzata fa da zavorra la carenza di specialisti.
BANDI A VUOTO
Nell'Ulss 1 Belluno Dolomiti, ne mancano 156, anche se il numero è quello teorico ottimale come lo definisce il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno. «Ne basterebbero anche di meno - spiega - ma non si trovano». È questa la gamba malata della sanità, da nord a sud del Paese con un'acutizzazione in montagna. Potenziare e specializzare gli ospedali resta un passaggio chiave per far rientrare quei cervelli in fuga di cui ha parlato anche il governatore Luca Zaia, mettendo al centro il valore anche professionale di una sanità pubblica rispetto a quella privata di Paesi esteri che pagano molto di più senza però dare le stesse garanzie professionali e umane.
VALORE ALLA MONTAGNA
Se a Feltre sono stati investiti 41 milioni di euro, su Belluno si prepara una cura da 35. «Ieri - spiega Rasi Caldogno - abbiamo deliberato l'investimento per l'adeguamento antisismico del San Martino di Belluno. In questo contesto stiamo ragionando anche di potenziare rinnovare il Pronto soccorso. Inoltre, a luglio, aggiudicheremo i lavori per il nuovo Pronto soccorso di Agordo con un investimento di altri 3 milioni di euro. Non dimentichiamo poi che anche a Pieve di Cadore abbiamo un nuovo Pronto soccorso. Insomma, non si può certo dire che non si investe sulla sanità di montagna».
TANTI OSTACOLI
Ma Rasi Caldogno ha voluto sottolineare le difficoltà di portare a termine di progetti. Lo ha fatto introducendo gli ospiti alla cerimonia inaugurale di ieri.
«Quando si completa un lungo viaggio, la soddisfazione nel raggiungere la meta fa scordare i numerosi ostacoli trovati nel percorso - ha detto -. Con questo spirito mi accingo a dare il benvenuto all'ospedale di Feltre al presidente Zaia e a tutti gli ospiti che ci onorano della loro presenza in questa importante giornata che vede l'inaugurazione della nuova sede della Rianimazione e del Gruppo operatorio che, in ragione delle norme Covid, è stata organizzata contingentando le presenze che avremmo voluto fossero maggiori perché oggi è davvero una festa non solo per l'Ulss Dolomiti ma per l'intero territorio».
TANTI CONTRIBUTI
L'investimento complessivo per la realizzazione dell'intera Piastra chirurgica ammonta a 40 milioni 800mila euro di cui 27 milioni per opere civili e 13 milioni 800 mila euro per attrezzature. Negli anni stati realizzati i lavori relativi a: la Centrale dei gas medicali; il Corpo Nuovi Accessi; il Polo tecnologico; la Radiologia; il Pronto Soccorso. La nuova Rianimazione e il gruppo Chirurgico hanno completato la famosa piastra chirurgica.
L'opera è stata possibile grazie agli stanziamenti della Regione, dei Comuni che hanno supportato l'opera con i Fondi di Confine, della Cariverona, ma anche grazie ai tanti professionisti e alle maestranze che hanno reso possibile il completamento dell'opera.
L.M.
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