«Investimenti che vanno oltre i Giochi in Lombardia i 5Stelle ci sostengono»

Giovedì 20 Settembre 2018
«Investimenti che vanno oltre i Giochi in Lombardia i 5Stelle ci sostengono»
Presidente Fontana, la candidatura olimpica a due, dopo la fine di quella a tre, c'è. Ma il governo è diviso sui soldi. Da Roma li avrete oppure no?
«La speranza che il governo ci possa dare una mano è forte e piuttosto motivata. Mi sembra che Salvini abbia parlato abbastanza chiaro sulla possibilità, lui l'ha addirittura chiamata dovere e questo mi fa ben sperare, che il governo contribuisca a finanziare questo grande evento. Che è nell'interesse nazionale».
Ma Di Maio non sembra affatto di questo avviso. I 5Stelle dicono che Milano e Cortina si devono arrangiare da soli. Lei che cosa replica?
«Non replico nulla. Bisognerebbe chiedere a loro delucidazioni. Io non credo comunque che da quella parte politica arriveranno problemi. La sindaca Appendino, anche se poi la candidatura di Torino è andata come è andata e quella città s'è chiamata fuori, era a favore delle Olimpiadi. Non vedo in generale, insomma, un clima di ostilità verso i Giochi. I 5Stelle in Lombardia, per esempio, hanno detto che sostengono e che appoggeranno in tutti i modi la candidatura olimpica».
Ma allora perché è fallito il gioco a tre e siete rimasti solo in due?
«Non lo so. Lei dovrebbe telefonare a Torino e chiederlo a loro. Quanto a noi, siamo molto determinati, con il sindaco Sala e con il presidente Zaia, ad andare avanti. Speriamo che la nostra candidatura abbia successo».
Non è un paradosso che la Lega, al governo nazionale con i 5Stelle, sulla vicenda olimpica sia invece alleata con il Pd rappresentato da Sala?
«Non bisogna minimamente stupirsi di questo. Non vanno politicizzate scelte che appartengono agli interessi dei territori. La buona amministrazione ha criteri che travalicano le appartenenze di partito. È vero che ormai il buon senso in Italia scarseggia sempre di più, ma io mi aggrappo al buon senso che ancora esiste e dico che andremo avanti tutti insieme in piena armonia perché tutti insieme ci teniamo al bene dei nostri territori. Se una cosa è utile per le nostre regioni e città, la facciamo con chiunque condivide questo spirito».
I soldi dove li prendete?
«Ci sarà l'aiuto dei privati, di tutto quel tessuto imprenditoriale che in Lombardia e in Veneto è molto vitale e molto sensibile al tema dello sviluppo. È interesse anche loro che i Giochi si svolgano nelle loro e nostre regioni. Se non ci saranno o non ci saranno a sufficienza questi aiuti, avremo qualcosa dal Cio e in più i soldi regionali. Qualcosa può mettere a disposizione il Comune di Milano, qualcosa la Lombardia e il Veneto. Saranno investimenti importanti».
Non vede il rischio cattedrali nel deserto?
«Ma figuriamoci! Ci saranno investimenti che andranno oltre l'evento olimpico. Miglioreremo, per esempio, le vie di accessibilità alla Valtellina. Per non dire del nuovo palazzo del ghiaccio a Milano. Non saranno soldi buttati».
Come sono quantificabili i benefici economici che arriveranno?
«Questo non lo so. Quel che so, per esperienza diretta, è che un grande evento come l'Expo continua ad avere ricadute positivissime sull'economia, sul turismo, sulla centralità e sull'attrattività non solo di Milano ma dell'intera Lombardia. In questa regione, dopo l'Expo, gli investitori stranieri sono aumentati molto. Le faccio un esempio. Per la Pedemontana, che il governo centrale pare non voglia finanziare, ho avuto proposte da fondi stranieri che vogliono finanziare questa infrastruttura di enorme importanza. Ora valuto le proposte e poi vedremo, nel rispetto della legge, come operare».
Il tandem lombardo-veneto la spunterà?
«Abbiamo le carte in regola per vincere. E una forte convinzione di base. Ossia che i grandi eventi, come questo, proiettano ancora più efficacemente l'Italia in una prospettiva internazionale e danno giovamento non solo ai territori interessati dai Giochi ma all'intero sistema Paese».
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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