In un Comune su tre, in provincia di Belluno, non c'è un segretario comunale

Domenica 19 Gennaio 2020
In un Comune su tre, in provincia di Belluno, non c'è un segretario comunale titolare. Sono 21, in totale i municipi che il Viminale indica come sedi vacanti (in realtà 22 visto che l'Interno inserisce anche Sappada tra quelli della provincia). Così si arriva ai casi limite dei segretari comunali costretti a dividersi tra cinque scrivanie: è il caso di Cinzia Tedeschi che lavora a Seren, Pedavena, Alano di Piave, Quero Vas e all'Unione Setteville del Basso Feltrino. O quello, altrettanto limite, del suo collega Giovanni Marino che copre quattro municipi che distano due ore d'auto tra loro: Sovramonte, Fonzaso, San Pietro di Cadore e Santo Stefano di Cadore. Anche il segretario comunale di Belluno, che pure è il più grande municipio della provincia, ne ha uno che si occupa anche di altri due enti: Lamon e Arsié. «Perdere un segretario comunale diventa un dramma» spiegano gli amministratori comunali che ci sono passati e sono stati costretti ad andare a bussare all'ordine regionale. «Per i Comuni i costi per averne uno a tempo pieno sono troppo elevati, sia il Ministero ad accollarsi le spese» spiega il sindaco di Perarolo di Cadore, Pier Luigi Svaluto Ferro.
Zambenedetti a pagina III
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