In Regione scoppia il caso Segre

Martedì 4 Febbraio 2020
In Regione scoppia il caso Segre
LA POLEMICA
UDINE «La Lega non ha voluto condividere principi basilari» secondo il Partito democratico; «stupisce la posizione dei Democratici, la nostra mozione sarà ancora più incisiva» è stato il contrattacco della Lega. Per il Patto per l'Autonomia, «un'occasione mancata». È stata una seduta di Consiglio regionale molto vissuta quella di ieri e a scaldare gli ambienti è stata in particolare la mozione presentata dai Dem su «Vicinanza e solidarietà a Liliana Segre», la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz che da decenni si sta spendendo per far conoscere alle giovani generazioni cosa sono stati i campi di concentramento nazisti. Il documento, infatti, è stato ritirato dal capogruppo dei Democratici dopo che la Lega ha presentato un emendamento sottoscritto da tutto il Centrodestra che, secondo i proponenti della mozione, «ne piegano il contenuto». In sostanza, il Pd, al quale si erano aggiunti Open Fvg, Cittadini, M5S e Patto per l'Autonomia, chiedeva di trasmettere alla senatrice «la stima e la solidarietà dell'intera comunità Fvg», di invitarla in visita istituzionale in Consiglio e poi di sostenere il percorso della Commissione istituita in Senato con adeguata informazione, di coltivare la memoria dell'antifascismo, di condannare con rigore ogni manifestazione di razzismo e antisemitismo e di sollecitare il Parlamento perché si completi la legislazione in contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo.
L'EMENDAMENTO
Il Centrodestra, con il suo emendamento voleva aggiungere ovunque si chiedeva il contrasto all'antisemitismo anche all'antisionismo, di sostituire, in premessa di mozione, «allo sterminio nazifascista» le parole «alle tragedie del 900». Quanto agli impegni per il presidente della Regione il Centrodestra anziché chiedere di «sostenere» la Commissione in Senato intendeva scrivere di «valutare» tal organismo e sopprimere la parte in cui s'impegnava il presidente a coltivare la memoria dell'antifascismo. Da eliminare anche la sollecitazione al Parlamento per il completamento della legislazione anti intolleranza. Discussione fiume e poi la conclusione: il Pd ha ritirato la mozione e il governatore Massimiliano Fedriga ha preannunciato la presentazione di una nuova mozione sull'argomento da portare avanti con urgenza. «Una mozione che avrebbe dovuto essere votata all'unanimità, invece la maggioranza l'ha voluta affossare», ha chiosato il Patto per l'Autonomia.
LE ALTRE MOZIONI
Il Consiglio regionale ieri ha votato invece all'unanimità la mozione, presentata dai Cittadini, che impegna la Giunta regionale ad aumentare progressivamente gli sportelli per assistenti familiari sul territorio, al fine di garantire un servizio più capillare. Approvata a maggioranza la mozione sottoscritta da tutto il Centrodestra, primo firmatario Progetto Fvg, riguardante le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e interventi di riqualificazione energetica. Ciò perché stanno venendo meno le richieste delle famiglie che non riescono ad anticipare l'investimento.
Il Consiglio ha invece respinto la mozione presentata da OpenFvg per la creazione di uno spazio transfrontaliero. Approvata a maggioranza le disposizioni, predisposte dalla Giunta, per la realizzazione di nuovi locali della Questura di Trieste ed è stata presentata la proposta di legge che intende far conoscere, diffondere e ricordare il dramma delle foibe e dell'esodo, per contrastare il rischio, ha sostenuto il relatore di maggioranza Claudio Giacomelli (Fdi) che a 15 anni dall'istituzione della Giornata del Ricordo le celebrazioni siano vuoti cerimoniali. Voto rimandato alla prossima seduta.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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