LA SQUADRA
UDINE Se ci sarà la svolta lo si vedrà domenica contro il Benevento. Di certo che a darla sia un nuovo tecnico o direttamente la società, a interpretarla e renderla traducibile sul campo saranno i calciatori. Dirigenti e allenatore sono remunerati per prendere le decisioni e per pagare le conseguenze degli errori. Ma non si può salvare dal processo chi poi effettua un passaggio sbagliato o un movimento difensivo incomprensibile che fa prendere gol alla squadra. In punizione, in breve, devono andare anche i singoli atleti.
DELUSIONI IN DIFESA...
Massimo Oddo era arrivato a Udine con l'etichetta dell'allenatore bravo a stimolare la crescita dei giovani. Oggi la scheda di presentazione del tecnico pescarese sembra aver sfatato il sillogismo, non sempre a tenuta stagna, allenatore giovane, quindi bravo con i ventenni. In Friuli di miglioramenti se ne sono visti pochi; in alcuni casi ci si trova di fronte a involuzioni da terapia di gruppo. Si prenda ad esempio Samir Caetano: il brasiliano era una speranza, lo voleva l'Inter e valeva (dicevano gli esperti) oltre dieci milioni di euro. Oggi è un giocatore pieno di paura, che sbaglia diagonali e appoggi elementari. Nelle ultime gare è protagonista negativo in almeno quattro gol, generati da suoi errori da terza serie. Nessuno gli ha trapiantato i piedi, ma la testa non è più quella del 2017: spaesato, confusionario, fa più danni che cose giuste. Silvan Widmer è un altro mistero. Il signor mille offerte si è rivelato monocorde, calando nella propensione offensiva, fatta di cross. In difesa non mai stato un drago, ma almeno pareva un'ala. Invece non si sa più cosa sia e ora anche la partecipazione al Mondiale con la Svizzera è a rischio. Non si salva neanche il capitano: Danilo Larangeira non è il leader che l'Udinese stava cercando, forse non lo è mai stato. Tecnicamente sembra aver passato gli anni migliori, forse cambiare aria gli servirebbe. Alle sue spalle ci sono Gabriele Angella e Bram Nuytinck: troppo discontinuo e fragile il primo, fuori ruolo (gioca a destra pur essendo un mancino) il secondo.
E NON SOLO...
In mezzo al campo si cerca ancora il miglior Seko Fofana: il franco-maliano va a corrente alternata e non ha mai ripreso a cavalcare a venti all'ora da porta a porta. Oddo l'ha provato da regista e ha sbagliato, il giocatore ha pagato anche questa scelta. La coppia Jakub Jankto-Antonin Barak ha giocato una grande prima parte di stagione, ma solo oggi sembra leggermente in ripresa. La continuità è la ricetta dei futuri campioni, e i due giovani biondi boemi sono lontani dall'esserlo. Davanti si salva solo Kevin Lasagna. Perché l'ex Carpi è migliorato così tanto e Stipe Perica è regredito? Se lo chiedono in molti. Forse sul croato bisognava lavorare di più e meglio, perché oggi (con un solo gol all'attivo) sembra un giocatore perso. Maxi Lopez invece è semplicemente un acquisto sbagliato, sarà una meteora della storia bianconera. Infine Rodrigo De Paul, il cui ruolo è ancora un mistero. Non incide quasi mai, ovunque giochi.
GIOCATORI A PASSEGGIO
Silvan Widmer e Stipe Perica sono stati visti passeggiare in centro a Udine, venerdì dopo cena. Nessun eccesso, niente di trascendentale, ma forse lo struscio tra i portici poteva essere evitato, visto il momento.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Se ci sarà la svolta lo si vedrà domenica contro il Benevento. Di certo che a darla sia un nuovo tecnico o direttamente la società, a interpretarla e renderla traducibile sul campo saranno i calciatori. Dirigenti e allenatore sono remunerati per prendere le decisioni e per pagare le conseguenze degli errori. Ma non si può salvare dal processo chi poi effettua un passaggio sbagliato o un movimento difensivo incomprensibile che fa prendere gol alla squadra. In punizione, in breve, devono andare anche i singoli atleti.
DELUSIONI IN DIFESA...
Massimo Oddo era arrivato a Udine con l'etichetta dell'allenatore bravo a stimolare la crescita dei giovani. Oggi la scheda di presentazione del tecnico pescarese sembra aver sfatato il sillogismo, non sempre a tenuta stagna, allenatore giovane, quindi bravo con i ventenni. In Friuli di miglioramenti se ne sono visti pochi; in alcuni casi ci si trova di fronte a involuzioni da terapia di gruppo. Si prenda ad esempio Samir Caetano: il brasiliano era una speranza, lo voleva l'Inter e valeva (dicevano gli esperti) oltre dieci milioni di euro. Oggi è un giocatore pieno di paura, che sbaglia diagonali e appoggi elementari. Nelle ultime gare è protagonista negativo in almeno quattro gol, generati da suoi errori da terza serie. Nessuno gli ha trapiantato i piedi, ma la testa non è più quella del 2017: spaesato, confusionario, fa più danni che cose giuste. Silvan Widmer è un altro mistero. Il signor mille offerte si è rivelato monocorde, calando nella propensione offensiva, fatta di cross. In difesa non mai stato un drago, ma almeno pareva un'ala. Invece non si sa più cosa sia e ora anche la partecipazione al Mondiale con la Svizzera è a rischio. Non si salva neanche il capitano: Danilo Larangeira non è il leader che l'Udinese stava cercando, forse non lo è mai stato. Tecnicamente sembra aver passato gli anni migliori, forse cambiare aria gli servirebbe. Alle sue spalle ci sono Gabriele Angella e Bram Nuytinck: troppo discontinuo e fragile il primo, fuori ruolo (gioca a destra pur essendo un mancino) il secondo.
E NON SOLO...
In mezzo al campo si cerca ancora il miglior Seko Fofana: il franco-maliano va a corrente alternata e non ha mai ripreso a cavalcare a venti all'ora da porta a porta. Oddo l'ha provato da regista e ha sbagliato, il giocatore ha pagato anche questa scelta. La coppia Jakub Jankto-Antonin Barak ha giocato una grande prima parte di stagione, ma solo oggi sembra leggermente in ripresa. La continuità è la ricetta dei futuri campioni, e i due giovani biondi boemi sono lontani dall'esserlo. Davanti si salva solo Kevin Lasagna. Perché l'ex Carpi è migliorato così tanto e Stipe Perica è regredito? Se lo chiedono in molti. Forse sul croato bisognava lavorare di più e meglio, perché oggi (con un solo gol all'attivo) sembra un giocatore perso. Maxi Lopez invece è semplicemente un acquisto sbagliato, sarà una meteora della storia bianconera. Infine Rodrigo De Paul, il cui ruolo è ancora un mistero. Non incide quasi mai, ovunque giochi.
GIOCATORI A PASSEGGIO
Silvan Widmer e Stipe Perica sono stati visti passeggiare in centro a Udine, venerdì dopo cena. Nessun eccesso, niente di trascendentale, ma forse lo struscio tra i portici poteva essere evitato, visto il momento.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA