IL TRIBUTO
CONEGLIANO Non solo l'Imoco ma tutta la pallavolo è in lutto

Venerdì 10 Aprile 2020
IL TRIBUTO
CONEGLIANO Non solo l'Imoco ma tutta la pallavolo è in lutto per la scomparsa di Paolone Sartori, il tifoso campione del mondo. «Abbiamo perso uno di famiglia. È un dolore straziante» sintetizza i sentimenti del club gialloblù il presidente Piero Garbellotto, che rivela di aver ricevuto «un numero incredibile di messaggi di cordoglio, anche dalle altre società di serie A. Paolone aveva un cuore più grande di lui e chiunque lo percepiva per il suo modo di fare genuino». Già poche ore dopo il decesso del capo ultrà, l'Imoco aveva pianto la scomparsa di «un caro amico, un parente stretto, un pilastro del club che non ha mai perso una partita delle sue amate pantere. Infaticabile organizzatore del tifo e delle trasferte, dall'Italia alla Cina. A lui dedichiamo tutte le vittorie di quest'anno e lo vogliamo ricordare da campione del mondo. Oggi (ieri, ndr) è il giorno più triste della nostra società, ci possiamo solo unire alle più sincere e affettuose condoglianze alla famiglia Sartori».
IL RICORDO
Anche le pantere hanno espresso il loro cordoglio a partire dalla bandiera Monica De Gennaro: «Oggi è un giorno molto triste, questo maledetto virus ti ha portato via. Quando sette anni fa ho avuto la fortuna di conoscerti ho capito subito la persona che eri, dall'animo buono, gentile, cordiale, spontaneo e disponibile, sempre in prima fila per sostenerci. Un tifoso onesto e leale che amava questo sport. Non sarà più lo stesso. Rimarrai sempre nel mio cuore. Che la terra ti sia lieve». «Paolone, sei stato e sarai sempre un esempio per tutti noi ha scritto Raphaela Folie grazie per tutto quello che hai fatto per la società, per i tifosi, per noi ragazze. Un abbraccio, un sorriso o delle parole confortanti e incoraggianti per chiunque ne avesse bisogno. Sei stato uno dei pilastri di questa società che è arrivata al top anche grazie a te». «Paolone, rimani sempre nel mio cuore. Riposa in pace» il messaggio della capitana Asia Wolosz, che come altre compagne ha condiviso la vignetta del fumettista Lele Corvi che raffigura Sartori di fronte a San Pietro con in mano le chiavi del paradiso e un pallone da volley. «Sì ma le pantere su che canale le fate vedere?» la frase che Paolone gli rivolge, con megafono e sciarpa al collo. Anche molte ex gialloblù hanno voluto ricordarlo. Toccante e significativo il messaggio del primo capitano dell'Imoco, Raffaella Calloni: «Quando mi sono rotta il tendine d'Achille e non potevo guidare mi hai fatto da autista per 6 mesi, presentandoti ogni volta sorridente anche alle 6.30 di mattina. Questo eri tu! Un cuore buono, genuino e pieno di entusiasmo».
IL SALUTO
L'intero mondo del volley ha voluto far sentire la vicinanza a Paolone, che un giorno confidò: «A volte sento il bisogno di riposare, poi però mi alzo e mi rimetto in viaggio. È una sfida con me stesso». Una sfida che vinceva a mani basse: niente poteva fermarlo di fronte al lavoro o se l'Imoco giocava. Al Palaverde consumava i corridoi della sud (ribattezzarla Curva Paolone potrebbe essere un'idea) arringando i tifosi durante le partite. E non mancava mai di salutare i supporter ospiti e fare una foto con loro, in nome del fair play di cui era campione del mondo, come gli riconobbe un dirigente dell'Eczacibasi Istanbul (sconfitta dall'Imoco nella finale mondiale in Cina) che gli regalò un gagliardetto del club turco. «A Shaoxing, vedendoci tifare, ci disse che siamo i numeri uno» sorrise Paolone a margine di un brindisi per la vittoria iridata.
L.Anz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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