Il titolo del suo nuovo spettacolo è Grillo in Insonnia. Ed è proprio

Domenica 17 Settembre 2017
Il titolo del suo nuovo spettacolo è Grillo in Insonnia. Ed è proprio questo che temono i parlamentari M5S più affezionati alla sua figura di capo politico, che Beppe abbia di nuovo optato per un dormiveglia politico, un passo di lato e quindi un passo indietro, viste le nuove regole che consegneranno al candidato premier, il favorito è Luigi Di Maio e il traguardo per lui è ormai vicinissimo, anche il ruolo di segretario, di leader del Movimento con competenze che prima erano esclusivamente di Grillo. Una su tutte: il simbolo M5S. Di Maio potrebbe entrare nell'associazione madre che governa l'assetto politico del Movimento e di cui attualmente fanno parte solo tre persone.
Grillo non lascia la sua creatura, ribadiscono dal suo entourage, ma sta studiando come delegare le funzioni più prettamente politiche. Ma la domanda che gira tra gli ortodossi è: molla il timone? «No, non voglio nemmeno pensarlo» dice un parlamentare legatissimo al ruolo originario del comico che però già il trenta settembre, archiviata la kermesse di Rimini, inaugurerà la sua nuova tournée. Ora lo spettacolo si intitola Fake. Tornerà anche a Roma, al teatro Flaiano con la sua Insonnia. Nella biografia che accompagna lo show non si cita mai il Movimento 5 stelle e non è un caso. Anche se quel bipolarismo sperimentato durante la fase del passo di lato, del Grillo vs Grillo, sembra momentaneamente dileguato.
Intanto ieri il vicepresidente della Camera ha ufficializzato la sua corsa citando Gandhi: «Oggi ho accettato la mia candidatura a premier. Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci». Nel suo messaggio sui social parla agli attivisti: «Come tanti di voi ho iniziato questo percorso 10 anni fa, l'8 settembre del 2007 con un banchetto. Hanno passato il tempo a deriderci. Quando il Movimento 5 Stelle è diventato la prima forza politica del Paese - scrive ancora il vicepresidente della Camera - hanno avuto paura e hanno iniziato a combatterci. Ora dobbiamo completare l'opera: andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l'Italia». Nessun accenno alla funzione di capo politico. Tranquilli, ha detto ieri il consigliere lombardo Stefano Buffagni durante un evento in cui era atteso anche Davide Casaleggio: «Grillo è un garante, è l'uomo che garantisce il rispetto dei programmi elettorali presi dal Movimento 5 Stelle e quindi gli impegni presi con i cittadini. Garantisce il rispetto delle regole ed è una figura fondamentale del movimento».
Ma gli sfidanti Di Maio dove sono? Non pervenuti. Roberto Fico ha gettato la spugna. La senatrice Paola Nugnes, un'altra distante da Di Maio, ammette: «La democrazia è fatta di numeri di consenso e di maggioranze, mi sa..». Il senatore Nicola Morra invece non ha sciolto le riserve e non è escluso che sia lui l'anti Di Maio o comunque il portavoce che si candidi a rappresentare in modo pedissequo il programma del M5S.
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