IL RITORNO
BELLUNO Intramontabile grande schermo. Il ritorno al cinema è

Martedì 16 Giugno 2020
IL RITORNO BELLUNO Intramontabile grande schermo. Il ritorno al cinema è
IL RITORNO
BELLUNO Intramontabile grande schermo. Il ritorno al cinema è stata una festa, ieri pomeriggio in via Garibaldi. La prima a varcare la soglia dello storico Cinema Italia per lo spettacolo delle 17.30 è stata la signora Armida, chioma bianca e scarpe da ginnastica è arrivata davanti al portone in netto anticipo perché, ha ammesso poi una volta preso posto in sala nell'ultima fila lato di sinistra.
L'EMOZIONE
«Era tutto il pomeriggio che aspettavo l'ora della proiezione». I bellunesi si sono riscoperti grandi amanti del cinema, delle sue poltroncine rosse, del botteghino con la sua scelta di caramelle e di popcorn, delle locandine dei film dentro la bacheca con i loro orari in grassetto. La riapertura della sala del centro storico, di proprietà di Manuele Sangalli, ha riportato davanti al maxi schermo un centinaio di persone. «Una bella riapertura commentava ieri il proprietario - ma non importa che siano pochi o tanti a venire, quello che contava era ricominciare».
UNO SPETTACOLO
La realtà è stata migliore delle aspettative, in questo caso. Allo spettacolo delle 17.30, il primo dopo 120 giorni di lockdown, sono arrivati in 38. Un pubblico affezionato, formato da persone di una certa età a quell'ora del pomeriggio libere da vincoli lavorativi. L'importante non era solo esserci, ma essere presenti alla prima bellunese del docu film Alla mia piccola Sama in programmazione a febbraio ma, alla fine, slittato a giugno. «Sono timida mette subito in chiaro Armida, salvo poi sciogliersi nel raccontare la sua passione per l'Italia di via Garibaldi -. Ero pronta già a febbraio per vedere questo film, nell'Internazionale davano ottime recensioni ed ero davvero molto curiosa. Poi il cinema ha dovuto chiudere e qualche giorno fa è stata una vera gioia per me sapere che avrebbe riaperto. Ero emozionata, non vedevo l'ora arrivassero le 17.30». E' mancata l'atmosfera sospesa dal tempo e un po' retro del cinema, sono mancati i film d'essay scelti da Sangalli e le chiacchiere al botteghino. «Dobbiamo contribuire alla ripartenza», diceva ieri Nicla in fila fuori dall'ingresso in attesa di acquistare il biglietto, «Aspettavo la riapertura con ansia», le fa eco Nadia subito davanti a lei. Lucia e il marito hanno sottoscritto due abbonamenti per dieci entrate e non sono stati gli unici a farlo, ieri. «Io sono un affezionato del cinema, non guardo quasi mai i film in tv commenta prima di entrare in sala l'ex assessore Maurizio Busatta -, spero che le persone tornino a frequentarlo perché è un importante segno di socialità».
TUTTI IN ORDINE
Niente timori, tutti ben distanziati tra loro con diversi metri a separare l'uno dall'altro, i primi spettatori post Covid hanno rispettato alla perfezione le direttive senza bisogno di farselo dire dai gestori. Sangalli, da parte sua, è stato ligio nell'ottemperare alle direttive in fatto di igiene a ieri, davanti alla fila in attesa, gongolava. «Abbiamo igienizzato poltrone e poggioli e ridipinto con smalto i muri spiega -; dopo ogni spettacolo, naturalmente puliremo la sala». Allo spettacolo delle 17.30, si è detto, sono arrivati in 38, per quello delle 19.30 nel pomeriggio c'erano 46 prenotazioni e per quello delle 21.30 29. «Sono numeri superiori al solito commenta Sangalli -, siamo felici di vedere come le persone attendessero con ansia il ritorno in sala. Da giovedì mettiamo in programmazione un film francese, lo affiancheremo ad uno rumeno e nel pomeriggio riproporremo La famosa invasione degli orsi in Sicilia per i bambini». Non ha ancora aperto, invece, il multisala in zona Veneggia. La proprietà già settimane fa aveva annunciato di voler attendere il tempo necessario per rimettere in piedi la programmazione.
Alessia Trentin
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