IL QUADRO
VENEZIA Tocca anche a Mestre. Finora il coronavirus aveva dribblato

Martedì 25 Febbraio 2020
IL QUADRO
VENEZIA Tocca anche a Mestre. Finora il coronavirus aveva dribblato il versante di terraferma della città, passando direttamente dalla Riviera del Brenta al centro storico. Questo fino a ieri: l'ultimo caso accertato nel pomeriggio, è quello di un 80enne della Gazzera. L'uomo, infatti, era risultato positivo al test ma inizialmente considerato asintomatico. Le sue condizioni, infatti, sembravano buone ma verso le 17, probabilmente a causa di un peggioramento, si è deciso per il ricovero al reparto Malattie infettive all'Angelo. L'uomo, come ha ricostruito il personale dell'ospedale, frequentava abitualmente bar e sale slot a gestione cinese. Quindi, nessuna correlazione con gli episodi precedenti: né quelli veneziani, né tantomeno quelli in Riviera del Brenta. Salgono a otto, quindi, i casi di Covid-19 nell'area dell'Ulss 3 (sette i veneziani). Ieri mattina è emerso un altro anziano contagiato: un 83enne del centro storico, proprio come i primi scoperti domenica, di 89 e 85 anni, che era già ricoverato al civile. Proprio come gli altri due, si trovava nel padiglione Jona, tra i reparti di Geriatria e Medicina.
VENEZIA E RIVIERA
Per quanto riguarda la situazione in Riviera del Brenta, invece, il bilancio resta invariato. Gli infetti restano sempre 4: il primo, il 67enne di Oriago, passato per gli ospedali di Mirano e Dolo e attualmente ricoverato a Padova in Rianimazione. Gli altri, invece, fanno parte del personale ospedaliero di Dolo, chi cioè aveva visitato e assistito il 67enne. I tre sono una dottoressa di Mira, un'addetta alle pulizie di Campolongo Maggiore e un infermiere di Vigodarzere (Padova). Per loro, che sono risultati positivi al test del tampone ma non presentano i sintomi influenzali tipici del virus, non è stato previsto il ricovero ma una forma di isolamento in casa, ovviamente con controlli e aggiornamenti periodici per capire se ci siano peggioramenti delle condizioni che costringano a procedere con un trasferimento in ospedale.
LE CONDIZIONI
Il quadro clinico dei veneziani (tra civile e l'Angelo) si divide in due casi in terapia intensiva (quelli di domenica) e altri due agli infettivi (quelli di ieri). Chiaramente, l'episodio mestrino apre un nuovo fronte. Questo significa, cioè, che c'è un nuovo paziente zero e che c'è potenzialmente un nuovo ceppo da individuare. Inoltre adesso si starebbe procedendo, anche a Mestre, a verificare che medici e infermieri venuti a contatto con l'ottantenne non abbiano contratto il virus. Alcune voci di corridoio, ieri sera, davano anche un componente del personale sanitario positivo al test. Voci, però, che al momento non hanno avuto conferma dalla Regione o dall'azienda sanitaria.
I PROVVEDIMENTI
La città, nel frattempo, ha stilato il proprio piano per attuare le disposizioni della Regione e del Ministero. Ieri mattina il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha riunito in viale Ancona i dirigenti del Comune, della Città metropolitana e delle partecipate. Nelle prossime ore si procederà quindi con la pulizia straordinaria della flotta di terra e di acqua di Actv, con prodotti specifici per sanificare vaporetti, bus e tram. È stato definito quindi un protocollo operativo con cui i mezzi verranno ripuliti e sterilizzati ogni giorno. Il processo di sanificazione quotidiana riguarderà anche le sedi del Comune. Verranno chiusi al pubblico, inoltre, musei, teatri, cinema, ludoteche e biblioteche. Verranno annullati tutti gli eventi previsti dalla rassegna Città in festa. Saranno confermati, invece, come previsto dalla Regione, i mercati giornalieri e settimanali, fissi e ambulanti. Anche il casinò (sia a Ca' Noghera sia a Ca' Vendramin, ovviamente) rimarrà chiuso fino a domenica 1. marzo.
«Vogliamo che la città continui a vivere e a lavorare, ovviamente mettendo la salute davanti a tutto - precisa il primo cittadino - Stiamo gestendo una crisi complessa: come Venezia ne abbiamo affrontate altre, riusciremo a superare anche questa difficoltà».
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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