IL QUADRO
UDINE Cattedre scoperte in Friuli Venezia Giulia: i posti ci sono ma

Sabato 14 Settembre 2019
IL QUADRO
UDINE Cattedre scoperte in Friuli Venezia Giulia: i posti ci sono ma mancano i docenti perché molte graduatorie sono esaurite e non è possibile attingervi. È una sofferenza sulla quale ieri a Trieste si è soffermata la dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Patrizia Pavatti affiancando l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen che ha fatto il punto della situazione alla ripartenza dell'anno scolastico. Ed è proprio quanto sta capitando questi giorni: singoli istituti della regione stanno chiamando i docenti della cosiddetta terza fascia (laureati che hanno i titoli per insegnare ma non sono abilitati in quanto non hanno avuto la possibilità di fare un concorso) ci sono casi di insegnanti che hanno ricevuto tre proposte in quattro giorni per supplenze anche annuali. La scopertura riguarda soprattutto le materie scientifiche (matematica in primis) e tecniche: «Lavoreranno molto i laureati che mandano spontaneamente la propria domanda all'istituto» fa sapere Pavatti stimando nel 30-40% la scopertura di insegnanti di ruolo a cui si sopperisce, appunto, assegnando supplenze anche molto lunghe ai docenti di terza fascia. Rosea, invece, la situazione sul fronte delle reggenze passate da 76 a 10 di cui tre vacanti (dunque disponibili per immissioni in ruolo del prossimo anno) mentre le altre sono nominali ossia il dirigente scolastico è impegnato in altre posizioni.
I NUMERI
In calo demografico (tranne per la secondaria di secondo grado) gli alunni passati da 144.007 a 142.716. I posti docenti sono 12.490 e quelli di sostegno 1.517 (erano 1.850). Gli alunni iscritti alla scuola dell'infanzia sono 15.174 (erano 15.607) e i docenti 1.530 (erano 1.548) mentre i posti di sostegno sono passati da 224 a 155. La scuola primaria conta un esercito di 47.171 alunni (erano 48.024) di cui a tempo pieno 19.951. I docenti sono passati da 4.188 a 4.190 mentre i posti di sostegno sono scesi da 697 a 611. La scuola secondaria di primo grado vede tornare in classe 30.864 alunni contro i 30.995 dell'anno scolastico precedente mentre i posti docenti erano 2.673 e oggi sono 2.714. Gli studenti che hanno varcato i portoni della scuola secondaria di secondo grado sono 49.507 (erano 49.381). I docenti sono 4.621 e i posti di sostegno sono anche in questo caso scesi da 438 a 339.
LA REGIONE
«Da una posizione a livello nazionale di maglia nera a un recupero da battistrada testimoniato dalle cifre e dai fatti che superano le criticità ereditate come il declassamento dell'Ufficio scolastico regionale, la latitanza sull'attuazione dell'autonomia e un peggioramento organizzativo della gestione dei servizi» così si è espresso l'assessore ricordando lo stanziamento di risorse, la nuova normativa predisposta e gli accordi con il Ministero (il neo ministro Lorenzo Fioramonti) sarà in regione a fine mese). Nel dettaglio, Rosolen ha ricordato gli oltre 27 milioni di euro investiti nel 2019, citando, tra questi, i 3 milioni per l'acquisto di arredi e attrezzature scolastiche per scuole di infanzia, primarie e secondarie dei Comuni con meno di 10mila abitanti; 1 milione di euro destinato al potenziamento di attrezzature informatiche per le scuole primarie e secondarie di primo grado, ulteriori 600mila euro per adeguare e migliorare laboratori e impiantistica degli istituti professionali e tecnici e 4,6 milioni di euro di investimenti per lavagne, banchi, supporti informatici, giochi per l'esterno. L'assessore ha inoltre rivendicato il primato nazionale conseguito con il progetto Scuola in ospedale rivolto ai ragazzi ricoverati in ospedale: il Governo ne ha riconosciuto il merito ed è per questo che a fine novembre si terrà a Trieste un convegno sul tema. Aumentano gli alunni disabili (da 3.736 a 3.894) e quelli con disturbi specifici dell'apprendimento ma la Regione si è attivata sul fronte della formazione di insegnanti e famiglie e per uniformare le valutazioni a livello regionale.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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