IL PROGETTO
BELLUNO La montagna bellunese è pronta a ripartire e il coronavirus

Sabato 18 Aprile 2020
IL PROGETTO
BELLUNO La montagna bellunese è pronta a ripartire e il coronavirus potrebbe offrire la grande occasione di rilancio delle terre alte e delle Dolomiti bellunesi. Sembra un controsenso, ma per gli enti impegnati a resuscitare il turismo nel post emergenza non è così. Tale convinzione poggia sul fatto che la vacanza in montagna non si presta a pericolosi assembramenti, ma al contrario è considerata sicura e salubre anche dagli esperti. Quindi, il sistema bellunese è pronto a giocarsi fino in fondo le carte per la stagione estiva. Anche con progetti mirati di valorizzazione e di promozione. Questo è quanto emerso nella serata di giovedì dal direttivo della Dmo Dolomiti, convocato dalla Provincia con la decisione di allargarlo alla parte tecnica, alla Camera di Commercio e al presidente del Fondo Comuni di confine Roger De Menech (il fondo finanzia il piano di marketing territoriale). Alla videoconferenza ha preso parte anche il nuovo consigliere provinciale con delega al turismo, Danilo De Toni.
DOPO L'AMAREZZA
«La montagna bellunese è pronta a ripartire, dopo la chiusura anticipata della stagione invernale - afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. È ancora forte l'amarezza per aver dovuto rinunciare alle finali di Coppa del Mondo di Cortina in un periodo in cui le nostre Dolomiti stavano macinando risultati turistici come non si vedevano da anni. Proprio per questo, la Provincia e la Dmo lavoreranno insieme, in collaborazione ai consorzi turistici delle diverse vallate bellunesi per non perdere la prossima stagione estiva. Anzi, per portare avanti una campagna promozionale che faccia leva sulla montagna sicura». Padrin ha sottolineato quanto detto in settimana da Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità e teorico del distanziamento sociale. In conferenza stampa alla Protezione Civile, alla domanda se le ferie ci saranno, l'esperto ha risposto che sarà necessario organizzarsi in modo da limitare al massimo la circolazione del virus e quindi il pericolo di contagio. E ha spiegato il concetto con un esempio: «Se si va a fare una ferrata sulle Dolomiti, scalando da soli una delle Tre Cime di Lavaredo, probabilmente il rischio è piuttosto basso, mentre se si va in contesti molto affollati è diverso».
OCCASIONE DI RILANCIO
«Abbiamo davanti anche la grande occasione di rilancio, che è costituita dai Mondiali di sci 2021 aggiunge il presidente della Provincia -. L'appuntamento di Cortina sarà il primo vero evento sportivo internazionale dopo il Covid, se il Tour de France non dovesse essere recuperato nel mese di settembre». La promozione del contesto montano, e dolomitico in particolare, come ambiente salubre, in cui l'aria e l'acqua sono di qualità superiore e in cui è possibile mantenere il distanziamento tra le persone, non sarà però l'unico asso per il rilancio del turismo nella fase 2 del Coronavirus. «Dobbiamo fare leva sulla grande bellezza che l'intero mondo riconosce all'Italia e quindi anche al nostro territorio - spiega Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti -. Abbiamo le montagne più belle del mondo, paesaggi, arte, cultura e gastronomia strepitosi. In previsione di un turismo prevalentemente nazionale, possiamo puntare sull'offerta sportiva, sul benessere, su molte altre qualità che il nostro territorio possiede».
ANCORA PIÙ DECISI
Sulla partita del rilancio turistico ci sarà inoltre un impegno ancora più deciso del Fondo Comuni di confine, e verrà dato il supporto necessario agli operatori del territorio affinché sappiano come muoversi nei confronti della clientela che chiede informazioni. Intanto, Provincia e Dmo sono alla finestra per capire le nuove date di grandi eventi sportivi che solitamente sono promozionali per il turismo, come il Giro d'Italia. A seconda del decorso dell'emergenza, i mesi autunnali potrebbero essere utili per recuperare alcune delle manifestazioni annullate. La Dmo si aggiornerà con una nuova riunione del direttivo, il 30 aprile. In quella data sarà declinato il piano di promozione: lo sta mettendo a punto l'amministratore delegato Alessandra Magagnin.
Andrea Ciprian
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