IL MONDO DEL LAVORO
VENEZIA La ripartenza dell'economia si deve basare sulla

Mercoledì 3 Marzo 2021
IL MONDO DEL LAVORO
VENEZIA La ripartenza dell'economia si deve basare sulla riqualificazione delle persone. Se cassa integrazione e blocco dei licenziamenti hanno per ora messo in una sorta di oblio chi si è trovato in difficoltà lavorative, quando si ripresenterà l'occasione di rilancio uno dei cardini saranno proprio le competenze delle persone. In un webinar organizzato da Confindustria Venezia e Umana Spa si è voluto affrontare proprio questo tema, considerando le prospettive di investimento. Ed è emerso che se i sussidi dovrebbero avere carattere temporaneo, ecco che Confindustria ritiene fondamentale puntare sull'esigenza di ricollocamento dei disoccupati. «Le conseguenze della pandemia sono drammatiche dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Al tempo stesso questo terribile evento rappresenta una opportunità, quella di imprimere una accelerazione al processo di cambiamento intrapreso dalle imprese con il rivoluzionario progetto Industria 4.0», ha esordito Luca Fabbri, vicepresidente di Confindustria Venezia. Il rappresentante di categoria ha continuato: «La necessità di apportare correttivi agli strumenti di politica attiva e passiva del lavoro, con l'emergenza Coronavirus diventa ancora più urgente ed imprescindibile. Bisogna evidenziare l'esigenza di riconvertire profili professionali in modo da soddisfare i fabbisogni del mondo produttivo, molto spesso inappagati». Un ragionamento sposato da Maria Raffaella Caprioglio, componente del Tavolo tecnico nazionale Confindustria, Relazioni Industriali e Welfare: «La formazione riveste e rivestirà sempre di più un ruolo centrale, la vera chiave della rigenerazione professionale. Ma prima, per agire in modo efficace, è importante dedicare tempo e risorse per comprendere e valutare quali siano i gap da colmare nelle persone. Solo così si potrà erogare una formazione efficace alle persone. Per molti sarà fondamentale ripensare al proprio percorso, sapersi reinventare. La flessibilità rimane la chiave per poter gestire anche il prossimo futuro di cui non si conoscono ancora i contorni». Infine, il direttore generale di 4.Manager Fulvio D'Alvia conclude: «Questi percorsi permettono al territorio di non vedere depauperato il patrimonio di competenze manageriali faticosamente costruito nel tempo».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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