Il mistero della sezione scomparsa a S. Girolamo

Lunedì 21 Settembre 2020
Il mistero della sezione scomparsa a S. Girolamo
IN CENTRO STORICO
VENEZIA Giornata di voto senza intoppi, alla scuola elementare San Girolamo di Cannaregio. Soltanto un po' di coda nel cortile dell'istituto, intorno alle 11 e per circa un'ora, ha rallentato l'accesso alle urne. Ma a detta di alcuni presidenti delle cinque sezioni, che tanti cittadini abbiano scelto di andare a votare in tarda mattinata non è in fondo una grossa novità. Le file erano comunque ordinate e differenziate tramite nastro segnaletico in base alla sezione di riferimento (dalla 27 alla 31) e la gente era munita di mascherina e, in qualche caso, pure di guanti.
Per qualche ora è aleggiato però un piccolo mistero in merito alla sezione numero 26. In mattinata alcuni elettori avevano segnalato come la loro abituale sede di voto fosse sparita improvvisamente, soppressa senza alcun preavviso, costringendoli a votare altrove. Altri invece segnalavano che l'anno scorso, in occasione del referendum comunale, alla San Girolamo la 26 già non ci fosse. Mentre altri come il presidente della 27, Ivo Lombardo assicurano che non fosse presente «nemmeno cinque anni fa, in occasione delle ultime amministrative». Dall'ufficio elettorale è arrivato poi il chiarimento: la sezione 26 si trova alla scuola primaria Diedo. «E a me risulta sia sempre stata lì», è il commento della vicepresidente della sezione 30, Arianna Nordio.
DISTANZIATI E PULITI
I votanti entravano e uscivano attraverso percorsi distinti per limitare il più possibile i contatti e ovunque, all'interno della scuola, erano sparsi cartelli informativi sulle norme anti covid: dal distanziamento alla mascherina e igienizzazione delle mani. «Sono venute a votare persone di tutte le età, anche molti anziani», raccontava Davide Del Negro, vicepresidente della sezione 28, sottolineando come qui, intorno alle 14.30, l'affluenza fosse arrivata al 25%. «Dispositivi di sicurezza a sufficienza? Sì. Ci hanno consegnato cinque barattoli di gel per le mani, oltre a quello per sanificare le matite, e tanti guanti e mascherine con visiera. Un addetto è venuto poi a sanificare gli spazi all'interno del seggio». «Su 700 votanti, fino alle 15 ne abbiamo registrati 200, dunque il 28% circa degli aventi diritto», le parole di Lombardo. «Tanta la gente soprattutto intorno alle 11. Ma da noi il flusso è stato continuo, privo di blocchi. Non ho colto panico per il virus, ma è altrettanto vero che le precauzioni non sono mancate».
ALLA GIUDECCA
Operazioni regolari anche alla Giudecca. Al mattino qualche coda ha raggiunto anche l'ora di attesa alle Zitelle, mentre le attese sono state più contenute alla Palanca e Sacca Fisola. Negli ultimi due luoghi era necessario pazientare circa una trentina di minuti. Tra igienizzazione, allontanamento dal presidente per il riconoscimento e avvicinamento alle urne, oltre alle quattro schede, i minuti volavano. Senza considerare che tre delle votazioni potevano richiedere un po' di tempo per chi decideva di scrivere le proprie preferenze. Per il resto, tutto è filato liscio. L'unica difficoltà semmai è stata segnalata davanti alla Duca D'Aosta, alla Palanca, a causa dell'assenza di cartelli che indicassero i seggi. In tanti si recavano dai carabinieri presenti per chiedere informazioni su dove si trovassero il numero 54 e il numero 55. Proprio le forze dell'ordine, per tutelare la salute dei presenti, hanno optato per far effettuare la fila all'esterno del plesso, lasciando all'interno solo 4-5 presenti per volta. Attorno a mezzogiorno l'affluenza era in linea con il valore comunale, attorno al 15-17%, mentre le prime ore pomeridiane hanno sofferto un calo.
Marta Gasparon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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