Il messaggio di mamma Solesin «Guardate al futuro e inseguite i sogni»

Mercoledì 30 Maggio 2018
Il messaggio di mamma Solesin «Guardate al futuro e inseguite i sogni»
L'INCONTRO
VEDELAGO «Una ragazza solare e con gli obiettivi chiari da sempre. Sin da piccola desiderava studiare sociologia». Così l'altro ieri sera nell'auditorium della scuola media di Vedelago Lucia Milani Solesin, mamma di Valeria, ha ricordato la figlia, vittima dell'attacco terroristico al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015. «A Parigi ci era andata per inseguire i suoi sogni, per specializzarsi, concludendo la sua una tesi di dottorato all'Università Paris Panthèon Sorbonne», ha continuato la madre di Valeria, rispondendo alle domande dei giovani allievi della scuola media.
Un incontro che si è tenuto nell'ambito del progetto I care, in cui i giovani dimostrano in prima persona di interessarsi delle storie altrui, approfondendo quelle di coraggio, di dolore, ma anche storie in cui i valori positivi della fede, della speranza e a volte del perdono, si affermano nella loro importanza per costruire un futuro migliore. Un progetto seguito dal professore di religione (e sindaco di Trebaselghe) Lorenzo Zanon, in cui gli studenti si immedesimano nel ruolo di giornalisti, indagando la verità.
UNA ROSA
Tra i presenti all'incontro l'altro ieri anche un gruppo di ciclisti dell'alta padovana che dopo la tragedia hanno corso in sella da Venezia a Parigi in memoria di Valeria, nell'ambito del progetto Una rosa per Valeria. «Mia figlia era una ragazza profondamente innamorata del suo fidanzato, come lui era innamorato di lei, erano una bellissima coppia», ha ricordato ancora la madre di Valeria, che attraverso la serata ha voluto contribuire a tenere viva la memoria di una giovane che nella sua tesi di dottorato stava approfondendo i comportamento riproduttivi in Italia e in Francia. Il suo era uno studio orientato al futuro, così com'è orientato al futuro l'intervento dell'altro ospite intervistato dai giovani.
IL PERDONO
Hanno fatto riflettere e discutere le parole di Kevin Rebello, fratello di Russel, il cameriere morto nella tragedia della Costa Concordia: Io Schettino l'ho sentito, e ogni tanto lo sento», ha detto il fratello della vittima, indiano d'origine e milanese d'adozione. «La giustizia farà il suo corso, ma portare odio è inutile, nel mio cuore c'è pace», ha detto Kevin, trasmettendo il valore del perdono. Il corpo del cameriere, che si era attivato per accompagnare i passeggeri alle scialuppe, facendo il contrario di Schettino, era stato ritrovato per ultimo, senza vita. Ora le parole del fratello, che ha ammesso di ricevere critiche per il suo atteggiamento, aiuteranno ad andare avanti. Intanto, gli allievi delle classi terze partiranno in pellegrinaggio per visitare in giornata la Scuola di Barbiana animata da don Lorenzo Milani, sulla cui figura educativa sarà incentrato l'incontro di lunedì prossimo, alle ore 20.30, nell'auditorium della scuola media, per continuare a tenere vivi lo slogan da lui coniato: I care. Maria Chiara Pellizzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci