IL LUTTO
TREVISO «Mia mamma verrà tumulata giá domattina (oggi

Venerdì 27 Marzo 2020
IL LUTTO
TREVISO «Mia mamma verrà tumulata giá domattina (oggi ndr) ma io purtroppo non potrò esserci. Mi fa male non poterla vedere, salutare per l'ultima volta». Dario Dal Borgo, capogruppo degli alpini di Treviso, non potrà dare l'ultimo saluto a mamma Luigia Boccanegra, 95 anni, deceduta mercoledì sera all'ospedale San Martino di Belluno. La donna abitava a Cusighe di Belluno ma tutta la famiglia è di Pieve d'Alpago, dov' nato e cresciuto il capogruppo dell'Ana Dario Dal Borgo. Anche lui, come prevede il protocollo, è in isolamento. Ma sta bene e non ha sintomi.
«Sono in quarantena spiega Dal Borgo le cose sono sotto controllo e vanno bene. Non mi hanno fatto il tampone: il medico non ha ritenuto opportuno e penso sia giusto così. Vivo in una stanza della casa a Treviso, cercando id mantenere le distanze di sicurezza da mia moglie. Mia figlia e mia nipote invece non le vedo ormai da un mese, prima ancora che succedesse questa tragedia. Lo ho fatto a scopo precauzionale». «L'ultima volta che ho visto mia madre era martedì -racconta -, quando sono andato a trovarla come facevo ogni settimana. Domenica mattina quando mi hanno chiamato per dirmi che era sono corso per vederla, ma non è stato possibile». Dal Borgo ci tiene però a sottolineare la grande professionalità dell'ospedale San Martino di Belluno dove la mamma Luigia è stata ricoverata da domenica fino a mercoledì sera quando è spirata.
«Sono stati eccezionali dice c'è sempre stato un filo diretto mi chiamavano prima l'infermiera, poi il dottore. Anche quando mi hanno dovuto dare la triste notizia lo hanno fatto sempre con umanità, gentilezza e professionalità. Mi hanno detto che mia mamma non ha sofferto e poi mi hanno richiamato per dirmi che avevano conservato la sua fede e che l'avrebbero tenuta in cassaforte. Per una persona che vive un momento triste come questo ti colpisce tutta questa umanità. Ti fa capire che il sistema funziona, grazie ai nostri operatori sanitari». Luigia che negli anni aveva fatto la sarta viveva ritirata nella casa di Cusighe assistita da una badante, anche lei ora in quarantena. Aveva diverse patologie e da qualche giorno aveva febbre e tosse. Per questo aveva chiesto aiuto al medico di famiglia. Sabato il tampone positivo e poi il ricovero in terapia intensiva, ma non ce l'ha fatta. Sarà sepolta stamattina in forma privata nel cimitero di Pieve d'Alpago.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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