IL LITORALE
BIBIONE/CHIOGGIA Giornata di passione per tutti gli aspiranti bagnanti

Giovedì 3 Giugno 2021
IL LITORALE
BIBIONE/CHIOGGIA Giornata di passione per tutti gli aspiranti bagnanti che hanno tentato di raggiungere le località balneari. Fin dalle prime ore della giornata, Bibione è stata presa d'assalto dai vacanzieri. «È la prova del nove - spiega Giuliana Basso, presidente del Consorzio di Promozione Bibione live -. Già dallo scorso weekend abbiamo registrato l'impennata delle prenotazioni. Sono finalmente arrivati gli ospiti tedeschi e austriaci, ma la vera novità è l'arrivo di moltissimi italiani in questo periodo. Abbiamo addirittura alcune strutture che hanno toccato il tutto esaurito». E ieri a Bibione il colpo d'occhio ha evidenziato una cartolina che non si vedeva da almeno un paio di anni. Già martedì sera i ristoranti erano al completo. «Siamo ottimisti per natura - spiega Giuseppe Morsanuto, presidente di Confcommercio - ma in questi giorni siamo tornati a lavorare come un tempo. Finalmente i negozi tornano a riempirsi e anche bar e ristoranti hanno registrato l'impennata». «Se questo è l'inizio è una bella partenza - ammette Lorenzo Braida, direttore di Bibione mare - abbiamo riempito il litorale e anche i chioschi hanno lavorato». Unica pecca a Bibione Pineda la viabilità, con gli utenti imbottigliati lungo via Baseleghe, unica strada di accesso. Bene anche l'affluenza a Caorle con auto in coda sulla strada metropolitana che porta al mare. «È di certo una buona partenza - spiega Loris Brugnerotto, presidente dell'associazione albergatori di Caorle - non è un boom ma un bel avvio. Tutti gli hotel fronte mare hanno lavorato, meno su quelli più arretrati. Abbiamo una buona affluenza di turisti di lingua tedesca, che sono molto ligi alle certificazioni sul Covid tanto che sono tutti muniti di documenti che certificano gli esiti dei tamponi. Abbiamo anche molti italiani, anche se numericamente inferiori agli stranieri». Ristoranti e bar hanno lavorato e come spiega Brugnerotto fino al fine settimana c'è una buona affluenza.
SOTTOMARINA
Una coda infinita per chi doveva entrare, uscire, o passare per Chioggia. Una situazione, del resto, ampiamente prevedibile, nella quale al tradizionale caos estivo, legato all'arrivo dei bagnanti, si è aggiunto quello causato dal semaforo del ponte sul Brenta. I padovani si sono trovati in coda fin dalle prime ore del mattino già all'altezza di Codevigo, a causa del grande afflusso verso la spiaggia. La frazione di Valli (i cui abitanti continuano a chiedere, inutilmente, controlli agli accessi del paese) ancora una volta, invasa dalle auto che cercano una scorciatoia inesistente, visto che il ponte delle Trezze è chiuso e il cantiere sul Brenta causava lunghe code e attese anche sull'Arzeron, sulla provinciale per Ca' Bianca e fino a Cavanella per chi veniva da Cavarzere. Qualcuno, dopo 3 ore di colonna, ha rinunciato a raggiungere Sottomarina. Ritardi segnalati dagli utenti anche per i mezzi pubblici, evidentemente bloccati nel traffico. Più scorrevole la situazione per chi proveniva da Ravenna ma i bagnanti, in quel caso, potevano optare per le spiagge polesane. Alle 16, in centro a Sottomarina, ha cominciato a formarsi la consueta coda per il rientro: lenta, sempre più lenta, fino al blocco totale segnalato verso le 18.30.
Marco Corazza
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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