Il legame con la baby gang: 5 anni fa i sassi sulle rotaie

Sabato 18 Maggio 2019
Il legame con la baby gang: 5 anni fa i sassi sulle rotaie
IL FENOMENO
MESTRE Baby gang o non baby gang? Il dilemma è sempre lo stesso, ultimamente, a ogni nuovo episodio inspiegabile in città. Di solito, più è stupido e insensato l'atto vandalico, più si tende ad associarlo a questo gruppetto di ragazzi mestrini dai modi violenti. E il caso degli assalti al tram, in effetti, non fa eccezione, anche perché il mezzo di Actv, per qualche strano motivo, ha sempre attirato i teppisti. Si pensi che cinque anni fa, uno dei 27 ragazzini della baby gang, quando ancora era minorenne, era stato sorpreso a mettere i sassi sulle rotaie. Cosa può succedere? Le ipotesi sono due: o il tram deraglia, o la pietra si trasforma in un proiettile che schizza all'impazzata. In entrambi i casi, quindi, conseguenze decisamente pericolose. Nel 2015, invece, due tredicenni (ragazzi di buona famiglia, nulla a che vedere con i classici teppistelli seriali) avevano deciso di passare un pomeriggio scardinando una delle centraline elettriche a spallate. Una sfida tra loro che, però, ha paralizzato il T1 per un'ora tenendo bloccati circa 600 passeggeri.
GLI ALTRI EPISODI
Da quando il questore ha emanato una dozzina di provvedimenti restrittivi (avvisi orali, sorveglianza speciale, foglio di via) nei confronti, soprattutto, del nucleo principale della baby gang, non si sono più verificati gli episodi che avevano caratterizzato gli ultimi mesi. Si era partiti dai vandalismi alle auto e dai piccoli furti, per poi arrivare ai pestaggi in branco e, infine, alle rapine. Questo tipo di bravate, però, sembrano un po' diverse. Sembrano l'opera di un teppista alle prime armi, privo della malizia tipica di chi conosce i rischi di azioni del genere. Tornare nello stesso punto per due, anzi tre volte di fila, è una leggerezza che qualcuno con un minimo di esperienza non avrebbe mai commesso. Motivo per cui verrebbe da pensare che i responsabili siano veramente baby, molto più giovani di quelli finiti nel mirino del Comune, della questura e della prefettura. È vero, in quella zona non ci sono telecamere, ma le testimonianze dei conducenti di Actv potrebbero essere decisive. I carabinieri, che stanno conducendo le indagini, vogliono stringere il cerchio attorno ai responsabili in tempi brevi. Anche perché, con il fine settimana, si teme che i vandali possano tornare in azione. Quando, cioè, il mezzo di Actv avrà sicuramente più passeggeri rispetto al resto della settimana.
D.Tam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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