Il legale: «Ci sono tante domande: sui tornanti è arrivata già morta?»

Mercoledì 27 Dicembre 2017
Il legale: «Ci sono tante domande: sui tornanti è arrivata già morta?»
LA DIFESA
CORNUDA Questa mattina Chiara Rinaldi, uno degli avvocati della famiglia Albanese, sarà in Procura a Treviso insieme ai genitori di Pascal. Incontreranno il sostituto procuratore Giulio Caprarola, titolare delle indagini sulla sparizione di Sofiya e il suicidio di Pascal. La Rinaldi ha anticipato che produrrà una serie di documenti e formulerà richieste perché agli avvocati degli Albanese sia possibile assistere all'autopsia di Sofyia, che verrà effettuata nei prossimi giorni.: «Vogliamo risposte - ha detto Rinaldi - e riscontri alla dinamica dei fatti. Per chiarire tutti i dubbi, a cominciare da quello che in questo momento appare il più importante: Sofyia è arrivata su quel tornante lungo la strada che sale verso il Grappa da viva o era già morta?».
INDAGINI DEL RIS
Elementi utili per l'inchiesta dovrebbero emergere sicuramente dall'autopsia e molto probabilmente anche dall'esame dei computer e dei dischi fissi esterni ritrovati all'interno dell'abitazione che Sofyia condivideva con Pascal. Quattro personal computer, di cui tre portatili, e poi ben otto dischi fissi interni. Uno spazio di archiviazione enorme. A che cosa serviva e chi dei due lo usava? Sono risposte che arriveranno dopo che saranno stati verificati dagli esperti del Ris di Parma e che potrebbe chiarire alcuni aspetti della vita privata della donna.
LA TELEFONATA
Per la famiglia Albanese il nuovo incubo è cominciato nel primo pomeriggio della vigilia di Natale quando il telefono di Carol Albanese, la sorella di Pascal trovato suicida nella sua casa di Cornuda, squilla ripetutamente, insistentemente. «Hanno trovato un corpo sul Grappa, pensano, anzi sono sicuri sia quello di Sofyia». È il mondo che cade addosso agli Albanese. Che malgrado lo stordimento per tutti i dettagli emersi negli ultimi giorni e che raccontano di una vita privata della 43enne ucraina, e forse anche di Pascal, molto diverse da quello che pensavano tutti, hanno continuato a sperare che la donna fosse viva, che la sua sparizione fosse dovuta ad una decisione volontaria, chissà per quale motivo. Un mistero capire perché avesse voluto far perdere le proprie tracce, ma l'importante era che fosse ancora viva. I genitori di Pascal, per cui Sofyia era come una figlia, sono disperati. Dopo la morte del figlio questo è un altro colpo terribile che fa barcollare la loro resistenza. Nessuno, a casa Albanese, vuole crederci. «Siamo rimasti come tramortiti - racconta Carole - non vorrei crederci, non posso. Certo, tutti temevamo il peggio ma c'era ancora un barlume di speranza accesa. Ma questa è ormai una tragedia senza fine».
CONFERME
Sofiya è morta, l'hanno ritrovata lungo una scarpa che costeggia la strada che porta in cima al Grappa, avvolta negli stracci. «È un momento talmente difficile per la mia famiglia che mancano le parole - continua la sorella di Pascal Albanese - c'è solo dolore. Tanto dolore, che il clamore della vicenda ci impedisce di vivere in intimità. Ora attendiamo che arrivi la conferma sull'identità di quel corpo, poi cercheremo di capire quali saranno le indicazioni che emergeranno dall'autopsia. Voglia sapere la verità, tutta la verità». La verità è anche quella di Sofyia che non era quella che tutti pensavano fosse «Le rivelazioni sulla vita privata della compagna di Pascal ci hanno sorpreso. Non potevamo immaginare nulla del genere, Pascal non ci ha mai detto niente».
de.bar.
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