Il grido d'esultanza di un 70enne: «L'ho fatto, spero non mi faccia male»

Venerdì 26 Marzo 2021
Il grido d'esultanza di un 70enne: «L'ho fatto, spero non mi faccia male»
IL REPORTAGE
BELLUNO Alcuni sono arrivati accompagnati dai figli. Altri da soli. Altri ancora in coppia. Ma tutti con un pensiero in testa: «Bisogna crederci e fare il vaccino senza protestare». Per tutto il giorno, ieri, i medici della Medicina di Gruppo integrata Belluno-Dolomiti di Cavarzano hanno vaccinato le persone che rientrano nella fascia d'età tra i 70 e i 79 anni. Quasi 12 ore di fila, senza interruzioni, nella sala della Parrocchia dove a gennaio erano stati vaccinati con successo gli over 80. L'Ulss ha comunicato di aver somministrato 35mila dosi da fine dicembre a oggi. I medici di Cavarzano avevano chiamato quasi 800 persone. Quante hanno risposto all'appello? Il numero preciso si saprà solo oggi. Di certo, non tutti si sono presentati all'appuntamento e alcune dosi sono state somministrate ai cosiddetti caregiver. Coloro cioè che assistono le persone fragili o non auto-sufficienti. Ma non ci sono stati tempi morti e la vaccinazione è proseguita senza intoppi. «L'ho appena fatto ha gridato un anziano che si era appena vaccinato A dire il vero non so nemmeno come funziona, spero che non mi faccia male. Mi hanno detto che può dare un po' di febbre ma l'ho fatto volentieri, senza problemi, se poi succede, succede...». C'è grande consapevolezza tra le persone di una certa età. È come se alcuni pensassero: il vaccino va fatto senza timore e bisogna fidarsi, senza se e senza ma. Anche se non si conoscono e spesso non si capiscono i procedimenti che hanno portato alla realizzazione del vaccino.
GLI ACCOMPAGNATORI
«Io ce l'ho più tardi, ho solo accompagnato due parenti» racconta, fuori dalla parrocchia, Maurizio Lenotti. Dice di non essere preoccupato e di esser stato chiamato molto prima delle previsioni: «Da quando è iniziata la pandemia sono sempre rimasto a casa, tranquillo, mai avuto problemi, né io né mia moglie». Però «c'è tanta confusione, ormai è così, bisogna abituarsi. Dicono che si riapra lunedì, poi ci sarà Pasqua e si richiuderà tutto di nuovo». Maurizio ha ribattezzato l'Europa «il popolo delle mascherine» e secondo lui i lockdown non sono stati l'arma più efficace. «Sarei stato più severo con chi fa assembramenti ha specificato Li fermi uno alla volta e fai la multa. Quando toccano il portafoglio si impara sempre. Secondo me è importante vaccinarsi, ala fine uno vale l'altro». Nessun timore per AstraZeneca: «Ci sono altre patologie che possono portare a gravi problemi o magari non stavi bene quando l'hai fatto. L'importante è che vadano tutti altrimenti non si raggiunge l'immunità». Nel cortile esterno alla chiesa di Cavarzano c'erano anche Paolo De Salvador e Gianna D'Alessandro. «Veloci e organizzati hanno risposto in coro Abbiamo fatto AstraZeneca ma non cambia nulla. È 40 anni che facciamo anche l'anti-influenzale, mai avuto nulla. Se qualcuno muore è perché quel giorno doveva succedere. Dobbiamo farlo, è una situazione spaventosa».
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Non sono mancati i rimproveri nei confronti di chi fatica, ancora, a utilizzare correttamente i dpi: «Manca il buon senso. In piazza ho incontrato persone con la mascherina abbassata. È una vergogna». La campagna vaccinale ha subito un'accelerata improvvisa grazie alle nuove forniture di vaccini. Attualmente più del 50% degli over 80 risulta coperto da almeno una dose. Quelli che mancano, se non l'hanno già fatto, possono prenotarsi online sul sito www.aulss1.veneto.it scegliendo tra i 5 drive-in attivi a Belluno, Alpago, Feltre, Tai di Cadore e Agordo). Oggi, inoltre, è stata attivata una seduta straordinaria ad accesso libero dalle 14 alle 19 al drive in di Alpago-Paludi per i nati nel 1938 e 1939.
DP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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