«Il governo vada avanti sulla soppressione dei buoni lavoro. Ci chiamino e discutiamo, ma prima, non dopo che i giochi sono fatti»

Sabato 20 Maggio 2017
ROMA Stop all'emissione delle monetine da 1 e 2 centesimi, ok alla webtax, no a una nuova rottamazione delle cartelle. Ancora nulla di definito invece per la cosiddetta tassa Airbnb, quella che prevede che gli intermediari degli affitti brevi facciano da sostituto di imposta. Caos totale per ora sulle nuove norme per regolamentare il lavoro occasionale. Da lunedì la commissione Bilancio della Camera inizierà a votare gli emendamenti alla manovra con l'intenzione di chiudere alla fine della settimana, ma restano ancora molti i nodi politici da sciogliere.
A partire dai voucher, argomento diventato oggetto di unbraccio di ferro all'interno della maggioranza tra Mdp e Ap. I primi minacciano di non dare più il loro sostegno al governo se dovesse passare una soluzione che consenta il lavoro occasionale anche alle imprese. Gli altri spingono affinché anche per le aziende, con una serie di paletti e limiti, ritorni la possibilità di utilizzare lavoratori occasionali. Far quadrare il cerchio per il governo non è semplice: anche l'idea circolata del doppio tetto per le aziende (massimo 5 dipendenti e un plafond annuale complessivo di 5.000 euro ad azienda) rischia di scontentare entrambi i fronti. Nel frattempo dalla Cgil stanno già lanciando fuochi e fiamme: «Il governo abbia il coraggio di andare avanti sulla strada della soppressione. Dia parere negativo agli emendamenti parlamentari e non ne presenti di suoi», intima la leader Susanna Camusso, avvertendo che non si presenterà a un eventuale incontro con l'esecutivo a giochi chiusi. Opinione condivisa anche dalla Uil di Carmelo Barbagallo: «Devono fermare tutto, ci chiamano e discutiamo. Prima, non dopo».
Nessun problema invece per l'addio alle monetine da 1 e 2 cents: il governo è d'accordo con la proposta presentata dal Pd che prevede la sospensione dell'emissione delle monetine dal primo gennaio 2018. Troppo costoso il conio: secondo il primo firmatario della proposta Sergio Boccadutri «ammonterebbero a 4,5 centesimi per ogni moneta da 1 cent; a 5,2 centesimi per ciascuna moneta da 2 centesimi». Lo stop al conio delle monetine, spiega il deputato, varrebbe un risparmio di circa «20 milioni l'anno». Quelle in circolazione potranno ancora essere usate. Il rischio è che i produttori arrotondino. Per questo si sta pensando alla possibilità di consentirlo solo se si paga cash, non se si paga con moneta elettronica.
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