Il genio di Benedetti, precursore delle teorie di Galileo

Domenica 16 Maggio 2021
La sua ultima opera, il Diversarum speculationum mathematicarum et physicarum liber, è considerata una delle più importanti opere scientifiche pre-galileiane, e in generale il suo pensiero aprì la strada al superamento della fisica aristotelica. Per questo Giovanni Battista Benedetti è considerato uno dei più significativi predecessori di Galileo Galilei. Nel suo primo lavoro del 1553, infatti, la Resolutio omnium Euclidis problematum, sostenne la tesi secondo cui l'accelerazione dei corpi in caduta libera nel vuoto è costante, e non proporzionale al peso come sosteneva la dottrina tradizionale di derivazione aristotelica. Una scoperta che è solitamente (e dunque erroneamente) attribuita a Galileo; già allora la dimostrazione di Benedetti provocò accese discussioni già tra gli studiosi e gli attirò una pioggia di critiche, dalle quali si difese coraggiosamente punto per punto.
D'altronde, pur non essendosi mai laureato, Benedetti aveva avuto una formazione di prim'ordine, sostenuta da una intelligenza fuori dal comune e da una tensione costantemente polemica, nelle sue opere, che lo portarono da un certo momento della sua vita a risiedere in diverse corti d'Italia come matematico e insegnante. Lui si era formato sotto la guida di Niccolò Tartaglia, ma il vero mentore era stato suo padre, che lo educò alla musica
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