IL DRAMMA
MARTELLAGO Era entrato in ospedale e aspettava da giorni per essere

Lunedì 23 Novembre 2020
IL DRAMMA MARTELLAGO Era entrato in ospedale e aspettava da giorni per essere
IL DRAMMA
MARTELLAGO Era entrato in ospedale e aspettava da giorni per essere operato ad una spalla, ma non è più uscito: ha contratto il Covid e giovedì è spirato all'ospedale dell'Angelo.
OTTAVO DECESSO
Il comune di Martellago deve purtroppo registrare l'ottava vittima della pandemia, la prima della seconda ondata: si tratta di G.Z., un 87enne ex dipendente di Actv. Il tragico percorso dell'anziano è stato però diverso da quello consueto, anche se il suo caso è tutt'altro che isolato: lui non è finito in ospedale con il coronavirus, ma è qui che l'ha preso. Ci sono infatti pochi dubbi che il contagio fatale sia di natura nosocomiale. L'ottantasettenne il 28 ottobre, facendo la spesa in un supermercato vicino casa, era caduto malamente a terra riportando la frattura di una spalla: in questo frangente, proprio per queste ragioni, si cerca il più possibile di evitare l'accesso agli ospedali, e infatti gli esami non urgenti vengono differiti, ma per l'anziano non c'era scelta, il trauma necessitava di un intervento chirurgico.
Da qui è iniziato il suo calvario, anzitutto per trovare un posto letto in ospedale dato il momento di emergenza: non essendoci disponibilità in quelli del distretto, Mirano e Dolo, è stato portato all'Angelo (con anche una parentesi di un paio di giorni in villa Salus) ed è rimasto ricoverato a lungo nel reparto di Ortopedia in attesa dell'operazione.
TAMPONE
Finché dai controlli è risultato positivo al tampone e anziché in sala operatoria per ridurre la frattura è stato trasferito nel reparto di Pneumologia, anche perché le sue condizioni hanno iniziato a peggiorare e ha avuto presto bisogno del casco per l'ossigeno. L'anziano non soffriva di gravi patologie: aveva un problema al cuore ma lo teneva perfettamente sotto controllo attraverso una terapia farmacologica. Inoltre, come riferisce la moglie, era ancora molto attivo, a casa svolgeva parecchi lavoretti, aveva la patente e guidava ancora. Alla fine, però, si è dovuto arrendere: il 19 novembre il suo cuore ha cessato di battere. Senza alcun familiare vicino, come accade a tutte le vittime del virus maledetto.
«Non ho più potuto vederlo e negli ultimi giorni, di fatto, neanche sentirlo perché anche le telefonate con il casco per l'ossigeno sono difficili e la voce non ti arriva. Una tragedia nella tragedia» lo piange la moglie: la coppia era sposata da più di 60 anni, una vita trascorsa fianco a fianco. Originario del Ferrarese l'87enne si era trasferito a Mestre e poi, da oltre trent'anni, si era stabilito a Martellago. Aveva lavorato una vita intera all'Actv, come autista prima, come controllore poi e negli ultimi anni, prima di andare in pensione, anche come funzionario. Lascia l'amata moglie, due figli e una nipote che, trovandosi all'estero, non potrà nemmeno rientrare in Italia per dare l'ultimo saluto al nonno. I funerali saranno celebrati domani.
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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