IL DIBATTITO
BELLUNO Uno, anzi, due serpentoni dal Fadalto a Longarone. All'altezza

Domenica 9 Agosto 2020
IL DIBATTITO
BELLUNO Uno, anzi, due serpentoni dal Fadalto a Longarone. All'altezza di Pian di Vedoia l'enorme mole di traffico si divide infatti tra quanti proseguono per la bretella che porta a Longarone e quanti escono e mirano a Cadola e Ponte Santa Caterina per arrivare, sempre a Longarone, da Ponte nelle Alpi. Il risultato non cambia. Tutto finisce congestionato. I movieri di Anas, l'enorme dispiegamento di carabinieri e poliziotti, i volontari della protezione civile, le partenze intelligenti. Tutto si scontra contro la realtà. L'Alemagna non regge un simile flusso di traffico e l'unica cosa da fare è mettersi tranquilli e attendere. Un destino che ieri è stato condiviso anche a chi ha puntato all'Agordino dove le code, seppur più contenute, hanno costretto gli automobilisti a diverse soste. I disagi più grandi, come sempre in questo periodo di cantieri in vista dei Mondiali di Cortina, sono andati in scena nel gigantesco imbuto di Longarone sulla Statale 51. Il cantiere per sistemare l'incrocio ha ridotto la carreggiata eliminando la corsia per la svolta, così come ogni volta che tutto finisce bloccato il dibattito sul futuro della viabilità del Bellunese si rianima. Da un lato c'è chi vede come unica soluzione alle code il prolungamento dell'autostrada, dall'altro c'è chi di autostrada non ne vuole sapere e suggerisce di investire sul treno. Un dibattito che probabilmente divide la provincia da prima che le asfaltatrici impegnate a completare l'A27 si affacciassero a Pian di Vedoia. A rilanciare il tema, come era accaduto anche lo scorso fine settimana, è stato Massimo Bortoluzzi, consigliere delegato della provincia di Belluno alla protezione civile, e consigliere comunale di Alpago. «Anche oggi code e traffico fermo - ha scritto Bortoluzzi - disagi per gli automobilisti e anche per i residenti di Cadola, Ponte, Longarone. Il presidente della Provincia ha fatto attivare i movieri, e come sabato scorso ci sono anche i volontari di protezione civile sulla Alemagna. Ma la situazione non cambia. Perché l'infrastruttura non è adeguata. Cosa serve? C'è sempre il progetto per il prolungamento fino a Tai della A27. È stato approvato in commissione Via. E giornate come queste dicono che è necessario, ormai ci sono famiglie, tra Cadola, Ponte e Castellavazzo, che nei fine settimana rimangono in casa per l'impossibilità a mettersi in strada». A ridimensionare i disagi invece il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini: «Si tratta di cinque domeniche all'anno in cui ci sono questi disagi. Anas ha investito quasi un miliardo di euro per il miglioramento della Statale. Abbiamo chiesto a società Autostrade e Anas il miglioramento a Pian di Vedoia. Valutiamo con Anas e Provincia, la bretella che dovrebbe portare a Longarone. Ma ci troviamo in un momento in cui ci sono cantieri importanti. In tutte le località turistiche in queste giornate dell'anno è così. Non diventiamo martiri di questa situazione, in Trentino Alto Adige e a Jesolo la situazione è la stessa. Portiamo la pazienza necessaria, le soluzioni sono già state trovate. C'è in ballo anche il potenziamento della ferrovia. Sono convinto che già dalla prossima estate le cose andranno meglio».
AZ
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