IL COMUNE
VENEZIA «Non illudiamoci: il Pd ha portato a casa l'ennesima sovrastruttura

Domenica 9 Agosto 2020
IL COMUNE VENEZIA «Non illudiamoci: il Pd ha portato a casa l'ennesima sovrastruttura
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VENEZIA «Non illudiamoci: il Pd ha portato a casa l'ennesima sovrastruttura statalista per far decidere i ministeri sulle vicende veneziane. Il pallino resta in mano ai ministeri», Simone Venturini, assessore alle attività produttive e alle politiche sociali, scardina le misure per Venezia del Decreto Agosto, a partire dall'Agenzia per la laguna che dovrà occuparsi del Mose.
«Dicono che dentro ci saranno gli enti locali, ma alla fine comanda sempre Roma e Venezia viene scavalcata - sbotta Venturini - Non capisco i toni trionfalistici di Pellicani, Baretta e Martella. Lo stesso Martella nel 2014 affermava che La soppressione del Magistrato alle Acque non significa ovviamente una soppressione delle competenze che questo organismo aveva, ma impone una loro nuova attribuzione. Come deputati del Pd abbiamo chiesto, con un emendamento, che tutta una serie di funzioni vengano date in prima battuta al Commissario straordinario del Comune di Venezia. Per poi essere trasferite in via definitiva al sindaco metropolitano di Venezia. Qualcuno ha visto qualcosa di questo trasferimento di poteri al sindaco? Evidentemente nel 2015 pensavano di portarlo a casa loro il sindaco e così gli avrebbero dato i poteri. Invece, visto che oggi c'è Brugnaro, che da tempo chiede i poteri sulla laguna, si sono inventati questa Agenzia».
E ancora: «Tra autorità portuale, capitanerie, provveditorati etc questa città è sempre soggetta a poteri esterni, che rispondono solo ai ministeri romani, chiamati a decidere sulla vita e sulle scelte della città stessa. Come se qualche dirigente ministeriale sapesse decidere cosa serve a Venezia meglio dei veneziani stessi».
Infine l'affondo sui porti. «Il ministro De Micheli - conclude Venturini - ha dichiarato: Abbiamo stanziato 906 milioni di euro sui porti per interventi infrastrutturali. Le opere proposte dalle Autorità portuali sono 23 e i fondi vengono così ripartiti nel Nord Italia: 200 alla Toscana, 41 per i porti liguri e 26 per Venezia. Nel Centro Italia invece 40 milioni sono destinati ad Ancona, 69 a Civitavecchia e 30 per il nuovo porto commerciale di Fiumicino. Dei 354 milioni spettanti alle Autorità portuali del Sud, 147 riguarderanno la Puglia. Fate i conti: a Venezia non restano che le briciole: il 2-8%. O altrove hanno porti molto più importanti del nostro o hanno sottosegretari e parlamentari che sanno fare il loro mestiere».
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