IL COLLOQUIO
Il reclamo è stato dichiarato inammissibile. Eppure mi sembra

Sabato 15 Maggio 2021
IL COLLOQUIO Il reclamo è stato dichiarato inammissibile. Eppure mi sembra
IL COLLOQUIO
Il reclamo è stato dichiarato inammissibile. Eppure mi sembra di capire che manterrete la vostra posizione e non farete il vaccino. È così?
«Io non lo so cosa faranno gli altri. Parlo per me stessa. Sto pensando alla mia vita. Al momento sto ferma. Punto».
A parlare è la dipendente di Sedico Servizi, una delle operatrici socio-sanitarie che non risulta vaccinata e che qualche mese fa, insieme a 9 colleghi, aveva depositato un ricorso cautelare al Tribunale del Lavoro di Belluno (tramite l'avvocato Andrea Colle). Dopo il rigetto da parte del giudice Anna Travia, gli operatori sanitari ci hanno riprovato con un reclamo (questa volta in 7). Ma ieri mattina è arrivata la seconda stangata dal tribunale in composizione collegiale. Raggiunta al telefono l'operatrice ha ripetuto più volte di non essere una no-vax spiegando di averli fatti tutti, i vaccini, a parte quello anti-covid. Eppure ieri il giudice ha bocciato per la seconda volta le loro rimostranze. Ma c'è di più.
Voi ricorrenti dovrete anche rifondere le spese di lite alle altre parti, ossia 2.500 euro.
«Non ne sapevo nulla. Quanto alle spese, sì, ci avevano avvertito che sarebbe potuto accadere».
In che situazione lavorativa vi trovate al momento? Gli oss di Sersa-Gaggia Lante non vaccinati sono stati sospesi senza retribuzione.
«Non lo so, io sono ancora in ferie come la mia collega di Sedico Servizi (hanno partecipato a ricorso e reclamo in 2, ndr). Ora che sono uscite le motivazioni proverò a sentire l'avvocato Andrea Colle. Ma non ne ho voglia di sapere nulla, di sentire nulla, non me ne può fregare di meno».
Però la questione riguarda voi e il vostro futuro lavorativo all'interno delle case di riposo.
«Ho capito ma non mi interessa. A lavoro non mi fanno rientrare quindi non me ne frega nulla. La mia vita la voglio vivere serenamente e tranquillamente».
Nell'ordinanza del giudice si legge che è stato dichiarata infondata anche la questione sulla illegittimità costituzionale del decreto, cioè uno dei punti forti del reclamo su cui puntava l'avvocato Colle.
«Vedremo cosa faranno quando saranno tutti senza infermieri e operatori socio-sanitari. Staremo a vedere di chi avranno bisogno (sogghigna, ndr)».
Tuttavia il problema non riguarderà soltanto le strutture perché voi rimarrete a casa. Il decreto è chiaro: sospensione dei non vaccinati fino al 31 dicembre o fino a quando non decideranno di fare il vaccino.
«No, io non sono sospesa per ora. Sono stata l'ultima ad andare in ferie. Non so cosa faranno gli altri e cosa farò io».
Senza entrare nei particolari, voi ricorrenti avete dei problemi sanitari tali per cui il vaccino è sconsigliato?
«Non rispondo. Vorrebbe dire entrare nella mia privacy».
Glielo chiedevo perché la questione cambia. Un conto sono i problemi sanitari, un altro le convinzioni personali. Se un operatore sanitario sta male può rifiutarsi, ovviamente.
«Sì, è legittimo però se la legge chiude occhi e orecchie cosa si deve fare? Ascolti, io ho fatto tutti i vaccini. Anche di più di quelli che dovevo fare. Non sono una no-vax e nemmeno un'assassina come dice qualcuno. Ognuno la pensa come vuole. E risponde per se stesso. Smettetela di scrivere no-vax. La maggior parte di noi, circa il 90%, ha fatto tutti i vaccini (escluso quello anti-covid, ndr). Lei lo ha fatto?».
Quando arriverà il mio turno lo farò. C'è però una differenza tra me e lei. Che io non lavoro in ospedale e nemmeno in casa di riposo.
«L'argomentazione è molto lunga e l'informazione corretta manca. Non sta a me fornirla che non sono un'esperta ma un umile operatore».
DP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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