IL CASO
VENEZIA Più di una persona su tre morta a causa del Covid aveva

Martedì 27 Luglio 2021
IL CASO
VENEZIA Più di una persona su tre morta a causa del Covid aveva anche il diabete. Precisamente: 771 persone su 2.029, che è il totale dei decessi per la pandemia, calcolato dal primo in assoluto avvenuto l'1 marzo dello scorso anno. In percentuale, è il 38%, in linea con i dati certificati a livello nazionale dall'Istituto Superiore della Sanità.
«Soffrire di diabete non costituisce un rischio in più di venire infettari dal Covid. Tuttavia, in caso di contagio, il diabete provoca una prognosi peggiore», spiega Carlo De Riva, direttore dell'Unità operativa di Malattie endocrine, del ricambio e della nutrizione, del reparto di Medicina dell'ospedale dell'Angelo di Mestre. Ma c'è un altro dato significativo: perché si è contato che circa 800 pazienti guariti dal Covid, in provincia, hanno poi sviluppato la malattia da iperglicemia tra i postumi che continuano a trascinarsi anche se il virus è stato debellato oppure, tra chi già l'aveva, ha visto peggiorare il proprio quadro clinico.
«Guardando questi numeri, non si può che rinnovare uno spassionato appello alla vaccinazione per chi dovesse avere il diabete», afferma il dottor De Riva che spiega i motivi di maggiore rischio: «L'iperglicemia espone il paziente a una maggior penetrazione e replicazione del Covid sull'organismo, al rischio di infezioni ulteriori, come una polmonite, e a problemi cardiorespiratori anche gravi. Tutto questo è scientificamente dimostrato, per questo è necessario alzare la guardia e proteggersi con l'immunizzazione».
In tutta la provincia i diabetici sono 41.151, pari a circa il 6% della popolazione. Per la maggior parte si tratta di diabete mellito, quello dell'età anziana, mentre il 4% del totale è di tipo uno, insulino-dipendente, tra cui rientrano anche i casi in età pediatrica. L'incidenza della malattia, cioè i nuovi casi che si verificano in un anno, si attesta a sua volta sul 6%, con una stima però al ribasso.
Secondo le linee guida del Ministero della Salute tutte queste persone sono state chiamate a vaccinarsi.
«La precedenza continua De Riva è stata data a quanti seguono una terapia cronica giornaliera con almeno due farmaci, cioé circa 14.500 pazienti, di cui il 91% ha fatto la profilassi. Ora vorremmo raggiungere il resto della platea dalla quale va escluso quasi una persona su dieci che ha comunicato di non potersi vaccinare. A tutti rinnoviamo l'appello di farlo, il vaccino. Tutti gli interessati devono sapere che il diabete è un grosso motivo di fragilità, per cui è bene difendersi nel migliore dei modi e al più presto». De Riva riconosce che l'emergenza Covid purtroppo ha determinato un generale aggravamento della malattia in provincia. Con le chiusure, le possibilità di seguire i pazienti si sono ridotte. Qualche difficoltà c'è stata».
A.Spe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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