IL CASO
CONA Il numero delle positività raddoppiato in una settimana e con

Mercoledì 24 Febbraio 2021
IL CASO CONA Il numero delle positività raddoppiato in una settimana e con
IL CASO
CONA Il numero delle positività raddoppiato in una settimana e con tutti i nuovi casi riferibili a ragazzi sotto i 15 anni. A Cona, comune di neppure tremila abitanti, il Covid torna a farsi sentire e, anche se la situazione complessiva non sembra così grave, (199 i guariti da Covid, solo 3 morti in tutto il periodo della pandemia e nessuna delle 30 persone positive ricoverata) la fascia d'età in cui il contagio si è diffuso, non può non suscitare qualche apprensione. «È legittima la preoccupazione dei genitori - commenta il sindaco Alessandro Aggio - ed è nostra cura cercar di dare risposte le più esaustive possibile, ma non dimentichiamo che il sistema sanitario della nostra Regione è uno dei più avanzati al mondo, dobbiamo avere fiducia dei professionisti. Fortunatamente il coronavirus si è dimostrato non aggressivo con i soggetti più giovani». Le raccomandazioni sono sempre le stesse: «le persone che hanno un familiare positivo in casa devono rispettare la quarantena prescritta dall'Ulss, ricordo che i nostri negozianti forniscono il servizio di consegna spesa a domicilio e la protezione civile è sempre a disposizione per la consegna dei medicinali». Quanto alla situazione specifica dei ragazzi, «sono in corso, da parte dell'Ulss, i sequenziamenti sui tamponi rilevati del virus aggiunge Aggio per capire se ci troviamo di fronte alla variante inglese, più contagiosa, o meno. Sono state prese, comunque, tutte le misure di contenimento». Quindi, alla scuola d'infanzia San Giovanni Bosco dove, la settimana scorsa, è stato scoperto un caso di positività tra i bambini, era stato sospeso il doposcuola pomeridiano, fino all'esito dei tamponi sul personale della scuola. Tale esito è risultato negativo sia per le suore che per le maestre ma, nel frattempo, i casi di positività tra i bambini sono saliti a sei (non tutti residenti a Cona, perché l'asilo ospita anche bambini di altri comuni limitrofi) per cui la scuola è stata messa in quarantena e il doposcuola continua ad essere sospeso. Alla Primaria D'Annunzio, due classi, la IV e la V della sezione b, resteranno in didattica a distanza fino al 27 febbraio. In realtà la IV avrebbe dovuto rientrare lunedì ma, appunto, per la ricerca della variante inglese, la cosa è slittata di una settimana. Alla secondaria di primo grado, Tito Livio, è rientrata venerdì, in presenza, la classe seconda, ma è stata collocata in Dad la classe prima. Complessivamente sono 16 gli scolari o studenti residenti a Cona che risultano positivi. Un fenomeno rapido e diffuso che «stiamo cercando di capire dice Aggio potrebbe essere legato a qualche festeggiamento carnevalizio nelle stesse scuole, o privato. Ma nulla è certo, per il momento. Alla prossima conferenza dei sindaci chiederò ai colleghi se nei loro comuni è successa la stessa cosa, per cercare di capire meglio». Per Cavarzere, al momento, non ci sono dati disponibili recenti, ma a Chioggia la situazione sembra in miglioramento. I positivi sono solo 92, il minimo da molto tempo a questa parte, rispetto ad un massimo di 1175 positivi dello scorso 5 gennaio, a cui si aggiungono 18 ricoverati (il massimo era di 47 un mese fa) e 3695 negativizzati. Il punto dolente, però è il numero dei morti che è arrivato a 136. Di questi solo 33 sono riferibili alla prima ondata del virus, in primavera. Gli altri 104 sono deceduti da ottobre-novembre in avanti ma non è possibile delinearne una scansione temporale perché i dati non vengono pubblicati. In compenso prosegue regolarmente l'operazione di vaccinazione degli ultraottantenni: questa settimana tocca ai nati nel 1940.
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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