IL CASO
CINTO CAOMAGGIORE È guerra aperta a Cinto tra il gruppo protezione

Domenica 7 Marzo 2021
IL CASO
CINTO CAOMAGGIORE È guerra aperta a Cinto tra il gruppo protezione civile e il sindaco Gianluca Falcomer. Questa mattina i volontari consegneranno i borsoni dotazione in Municipio per esprimere solidarietà al loro coordinatore Andrea Corrà che sarebbe stato minacciato dal primo cittadino di aver procurato un falso allarme con la pubblicazione, sul suo profilo personale, di un post di protesta nei confronti dell'amministrazione comunale in relazione alla mancata pubblicazione del calendario delle vaccinazioni degli ultraottantenni di Cinto nella stampa locale.
Tutto ha inizio intorno alle 9,10 del 17 febbraio quando viene pubblicato il post di Corrà. Letto il post a Corrà, il sindaco Falcomer replica via whatsapp accusandolo che per quel post è stato ripreso dai vertici istituzionali. Nella pratica la questione si risolve ma in periodo di pandemia i nervi sono a fior di pelle.
LO SCONTRO
Il primo cittadino convoca il coordinatore e lo riceve alla presenza del vicesindaco e della segretaria comunale per contestargli una presunta gravità del post chiedendogli di assumersene la responsabilità penale. All'incontro, Corrà chiede cosa avrebbe dovuto fare e gli viene consigliato di inviare una lettera di scuse allo stesso sindaco, all'allora dg dell'Ulss 4, Carlo Bramezza, e al governatore Luca Zaia. E a lettere inviate, rassegnare le dimissioni in quanto ci sarebbe stata una grave incompatibilità tra l'affermazione fatta e il ruolo ricoperto. È la frattura: Corrà si rivolge a un avvocato proprio mentre Falcomer contatta il vice coordinatore della protezione civile per chiedere le dimissioni del coordinatore del gruppo. Di qui la protesta di solidarietà di stamattina a sostegno di Corrà, coordinatore del Gruppo di Cinto dal 1997 al 2011 e poi dal 2018 ad oggi. «Invece di pubblicare il post replica il sindaco perché non mi ha prima chiamato per sapere direttamente da me la situazione del piano vaccinale? Corrà avrebbe ricevuto tutte le rassicurazioni necessarie, comunque anche se domenica mattina (oggi, ndr) avrei avuto altri impegni sarò in Municipio».
E disagi si sono verificati ieri ai punti vaccinazioni del Lido e di Chioggia. «La direzione - spiega una nota dell'Ulss 3 - si scusa per l'attesa non consona, mentre verifica quali siano state le cause del rallentamento delle operazioni perché non si verifichino altre situazioni che arrechino disagio agli utenti e ai loro accompagnatori. In entrambe le postazioni, l'attività vaccinale si è conclusa poi con la garanzia dell'effettuazione del vaccino per tutti».
ULSS 3: TOCCA AI NOVANTENNI
Intanto prosegue la campagna vaccinale e adesso tocca anche ai novantenni che, per anno di nascita, si affiancheranno alla parallela fascia di over 80 già in corso di vaccinazione. I primi a venire convocati, dal 15 marzo, saranno i nati nel 1929 che verranno vaccinati in parallelo alla seconda tranche della classe 39. Dato il numero degli ultranovantenni, di molto inferiore agli ultraottenni, a partire dal 15 marzo l'Ulss 3 sta anche valutando di unire ai nati nel 1929, anche le classi 28 e 27 per immunizzare il più alto numero di persone nel minor tempo possibile. Si stima che nelle prossime due settimane verranno vaccinate altre 15mila persone. Anche perché il sistema di vaccinazione è entrato nella fase in cui ai nuovi convocati nelle dodici sedi di prossimità dell'Ulss 3, si stanno per sovrapporre le dosi di richiamo mentre continua la chiamata del personale scolastico. Domani e martedì inizierà la prima tranche dei nati nel 39 a Noale, Dolo, Mirano, Chioggia, Venezia, Favaro e all'Angelo.
Oggi intanto si conclude la vaccinazione del personale sanitario non accreditato mentre domani alla Marittima inizierà la vaccinazione dei servizi pubblici essenziali: forze dell'ordine, polizia locale, protezione civile. Prosegue negli ospedali la somministrazione ai pazienti estremamente vulnerabili, a partire dai malati oncologici.
IL VENETO ORIENTALE
Nell'Ulss 4 il ciclo vaccinale è stato completato per tutto il personale dell'Azienda sanitaria, nelle case di riposo, ospiti compresi, e nelle strutture residenziali per disabili. In questi giorni l'Ulss4 sta completando il ciclo per gli utenti disabili dei centri diurni e delle comunità alloggio. Nella scuola sono state vaccinate 1.200 persone e sono programmate sedute vaccinali per altri 2.200 operatori scolastici. Con circa 5000 dosi in arrivo, dal lunedì sarà possibile ampliare l'attività nei centri vaccinali di San Donà, Portogruaro e Jesolo. Sempre da lunedì inizierà la vaccinazione a domicilio mentre da domenica 14 marzo comincerà la convocazione dei nati nel 39. In fase di organizzazione le vaccinazioni ai pazienti vulnerabili.
Maurizo Marcon
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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