IL BILANCIO
VENEZIA Ventotto nuovi casi in un solo giorno, dodici dei quali nel

Venerdì 14 Agosto 2020
IL BILANCIO
VENEZIA Ventotto nuovi casi in un solo giorno, dodici dei quali nel focolaio principale del Veneziano, l'Antica scuola dei Battuti di Mestre, la residenza per anziani capace di tenere il virus distante nelle ore più buie del contagio e travolta dalla buriana il 29 luglio scorso. I primi esiti del terzo giro di tamponi hanno così riportato la cifra dell'emergenza dopo un giorno, mercoledì, di tregua. In via Spalti si sono registrati 12 contagi (10 anziani contatti stretti del secondo nucleo di ospiti positivi e quindi già in isolamento e 2 operatori già a casa. Ora, legati ai Battuti, si contano 66 casi: 38 ospiti in isolamento in struttura (9 dei quali con il secondo tampone negativo), 6 anziani ricoverati in ospedale a Dolo e 22 operatori, tutti in isolamento. Oltre a 4 decessi nei giorni scorsi. Tre i pazienti con due tamponi consecutivi negativi. «È un caso che stiamo seguendo con molta attenzione, posso dire che siamo ottimisti sul fatto che la cosa sia in via di chiusura - il commento del dg dell'Ulss 3, Giuseppe Dal Ben - C'è stata un'azione importante di sinergia tra azienda sanitaria e casa di riposo. Quando il virus entra in luoghi come i Battuti, dove ci sono soggetti fragili, ci sono anche epiloghi simili. Il contagio è nato in un contesto diverso da quello della Residenza Venezia (che era stata diffidata dall'Ulss 3 per il 90% degli ospiti contagiati ad aprile, ndr). Ai Battuti c'è stata anche la possibilità di isolare e organizzare spazi per aggredire il virus».
I DATI DI GIORNATA
In totale i casi di contagio, con i 28 di ieri, arrivano a quota 2.999; sono 229 (+22) gli attualmente positivi e 11 i ricoverati a Dolo (+2) e 2.458 i negativizzati. In isolamento, in tutto, 846 persone. «La situazione - continua Dal Ben - è sotto controllo, il virus circola e ognuno di noi ha il compito di circoscriverlo con i comportamenti che conosciamo tutti. Va fatta anche la diffusione nel territorio della cultura dell'attenzione. La situazione al momento è buona ma bisogna prestare attenzione».
L'ESTERO E I GIOVANI
Gran parte dell'attenzione, anche dopo la stretta del Governo e della Regione, è per chi rientra dall'estero. Dei 27 focolai nell'Ulss 3 dal 22 luglio (9 dei quali spenti) 15 sono interni al territorio (uno è nato durante una serata in discoteca a Padova) e sono stati 12 originati fuori Ulss, di cui 6 importati dall'estero. Tra questi le origini principali riguardano 3 focolai di ritorno dall'isola greca di Corfù, 1 dalla Croazia e 1 dalla Spagna. Con l'età dei contagiati che si abbassa fino ai 40 anni, ecco che il risultato è ovvio: sono casi figli dell'estate, il 72% dei quali è asintomatico e il 22% presenta solo lievi sintomi. «Sono soggetti giovani, che stanno bene ma che si sono contagiati nel contesto sociale delle vacanze e dell'estate - puntalizza il dg - Avendo praticamente un'assenza di sintomatologia è difficile tracciarli ma il virus è comunque presente, sono comunque purtroppo la categoria che è difficile contrastare: li conosciamo a ritroso, trovando un positivo e tracciando i contatti di questa persona. Ai sei focolai d'importazione si aggiungono 8 casi singoli di positività di rientro. «Chi arriva dall'estero - aggiunge Dal Ben - ha l'obbligo di dichiarare da dove arriva. In aeroporto verranno fatti test rapidi o tamponi a tutti quelli che tornano».
A chiudere, il tema badanti. «È importante - chiosa il dg - che si sottopongano al tampone: abbiamo disponibilità, attraverso la rete dei comuni, di offrire (a pagamento, ndr) appartamenti in cui fare la quarantena».
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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