IL BILANCIO
MESTRE Gli sconti coincidono con il grande freddo e tra gli articoli

Domenica 6 Gennaio 2019
IL BILANCIO
MESTRE Gli sconti coincidono con il grande freddo e tra gli articoli che vanno a ruba nel primo giorno di saldi a Mestre c'è anche il piumone. Complici sconti da record, che nella maggior parte dei negozi hanno saltato lo scaglione del 20% per esordire già con riduzioni dal 30%, c'è chi ha deciso di resistere un paio di giorni per poi dedicarsi agli acquisti invernali. Cappotti e maglioni ma anche articoli da casa, soprattutto coperte e trapunte imbottite.
ESODO DI ACQUIRENTI
Tra i tipi da saldo, a Mestre, ci sono sempre più veneziani della città storica. Se ne incrociano molti e sono tutti dello stesso parere: «Lo shopping con gli sconti si fa in terraferma, ma non nei centri commerciali di periferia». Un gruppo di donne eleganti, tra i quaranta e i cinquanta, punta dritto al piano terra del centro Le Barche: «Non abbiamo più Coin e la mancanza si sente» spiegano. Il rituale dei saldi prevede da sempre un tour di negozi mestrini, ma ora che in città storica è stato sfrattato il celebre grande magazzino, il giro parte proprio dal rimpianto Coin: «Ma non è solo per quel negozio, il punto è che a Venezia ormai per noi non ce ne sono quasi più».
LA SITUAZIONE
Se non è una partenza col botto, tra i commercianti di Mestre non ci si lamenta. Funzionano come sempre i centri commerciali, con le solite code nei parcheggi ma senza disagi alla viabilità, e anche in centro a Mestre il viavai fa ben sperare. Non si grida al miracolo e più di qualcuno, non vedendo un fiume in piena, sceglie comunque di evitare l'orario continuato e manda a casa il personale all'ora a pranzo. Così come non c'erano grandi aspettative per l'Happy Friday pre-saldi su cui, a causa del gelo, i commercianti non avevano fatto importanti investimenti: «Non sapevamo nemmeno che ci fosse dicono da Wicca, negozio di abbigliamento di piazzetta Monsignor Valentino Vecchi - ce l'ha riferito una nostra cliente. Ad ogni modo non saremmo rimasti aperti fino a notte, ormai aspettiamo la primavera».
CONFCOMMERCIO E IL WEB
Per Doriano Calzavara, presidente dell'Ascom Confcommercio di Mestre, i saldi potrebbero essere una buona occasione: «Se non fosse che con il nostro avversario non giochiamo ad armi pari». L'antagonista dei saldi, per i negozi del centro ma ormai anche per i centri commerciali, è il web: «Nei siti gli sconti sono iniziati il 27 dicembre, subito dopo Santo Stefano. Noi dobbiamo partire il 5 gennaio, ma sul web chi comanda? La realtà dei fatti è che c'è una norma e di fatto è stata aggirata». Anche molti negozi hanno iniziato gli sconti da tempo, però con offerte riservate ai clienti affezionati o prendendosi la responsabilità di aggirare la legge, consapevoli del rischio di farsi multare (cosa che però, per buonsenso, non avviene da tempo).
RICHIESTA DI REGOLE
«Servirebbe una norma che vincolasse anche i giganti, ma di certo la Regione non può farla. Così però non ha più senso avere una data di avvio dei saldi». Ascom osserva la curiosa concorrenza che le catene fanno anche a se stesse: «A fare sconti in anticipo su internet sono le stesse catene di cui poi trovi i punti vendita in città. Ti dicono di acquistare le cose scontate su internet e poi ritirarle in negozio. Si continua a lasciare la totale libertà sul web e ciò che noi possiamo fare è difenderci, lavorando sul rapporto fiduciario, mettendoci la faccia a garanzia della qualità». Dall'associazione la conferma di sconti da record: «Quelli bassi, sotto il 30% che già scarseggia, non esistono più. Ormai si parte dal 50 al 60%, e non so come sia possibile. Tutto sommato però la partenza dei saldi è andata discretamente, anche perché il Natale è stato magro per tutti, sia per i clienti che per i commercianti».
Melody Fusaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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