I SINDACI
JESOLO/MIRA Non solo disdette, ma anche polemiche. Questa volta però

Giovedì 28 Febbraio 2019
I SINDACI JESOLO/MIRA Non solo disdette, ma anche polemiche. Questa volta però
I SINDACI
JESOLO/MIRA Non solo disdette, ma anche polemiche. Questa volta però tutte interne. Sono gli effetti provocati sul litorale jesolano, dal contributo di accesso varato dal Comune di Venezia. Nei giorni scorsi ad un albergatore è arrivata la prima disdetta, quella di un gruppo 80 turisti francesi che da anni, durante il carnevale, alloggia in città per poi trasferirsi a Venezia. Per il 2020 la comitiva ha già annunciato che rinuncerà ad alloggiare a Jesolo, ritenendo eccessivo il pagamento del contributo.
LA POLEMICA A JESOLO
Un obolo che nel caso specifico, secondo i calcoli dell'Aja, potrebbe costare fino a 2.400 euro per tre giorni a Venezia con l'applicazione della tariffa massima. Inevitabile la stizza del presidente dell'Associazione jesolana albergatori, Alberto Maschio, che ha messo in discussione anche la politica locale. Rigida la risposta del sindaco Valerio Zoggia, che invece ha difeso il proprio operato.
«Comprendo e condivido la frustrazione del presidente dell'Aja ribatte Zoggia - ma ci tengo anche a fare presente che come Amministrazione ci siamo impegnati, ed io in prima persona, per trovare una mediazione sul tema e che gli appelli a noi rivolti dalle associazioni di categoria non sono caduti nel vuoto, dimostrandoci disponibili alla discussione e al confronto, su ogni tema».
Proprio per questo Zoggia lo scorso 24 gennaio ha inviato una lettera al collega Brugnaro per chiedere delle esenzioni per i residenti e i turisti che alloggiano in città. «A seguito poi dell'incontro avvenuto con l'Aja il 12 febbraio, ho trasmesso una ulteriore lettera al sindaco Brugnaro- aggiunge Zoggia - chiedendo un incontro per discutere di questo argomento, assieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria. Mi sono inoltre fatto promotore della convocazione della conferenza dei sindaci della Costa per affrontare la questione, prevista per domani». Ma in ogni caso il presidente dell'Aja, non nasconde la propria delusione. E rincara le critiche. «La riduzione sarà applicata a fronte di una convenzione con il Comune di Venezia dice Maschio - questo per insegnare agli ospiti delle strutture ricettive, il rispetto per Venezia: si vogliono etichettare i turisti? I nostri sono di serie B, incapaci del rispetto verso questa città? Mi chiedo e ci chiediamo: la politica che deve tutelare il territorio, dov'è? Ed a questo proposito mi richiedo: Brugnaro si ricorda di essere anche il sindaco della Città Metropolitana, oltre che di Venezia». Dai banchi di opposizione ad intervenire è anche il capogruppo di Jesolo Bene Comune, Christofer De Zotti pronto a buttare acqua sul fuoco. «L'esenzione del 50% è già una prima buona notizia dice - anche se noi vorremmo arrivare all'esenzione totale per le strutture ricettive della provincia. Ringraziamo quindi il sindaco Brugnaro per questa prima scelta e chiediamo la disponibilità a valutare eventuali miglioramenti».
MIRA
«Gli effetti sull'economia turistica dei comuni fuori dai confini veneziani potrebbero arrivare a valanga - è il timore di Marco Dori, sindaco di Mira - Se è positiva l'esenzione per chi già paga la Ztl turistica, l'avevo chiesta ufficialmente a tutela delle strutture alberghiere già penalizzate dalla stessa Ztl, da valutare invece l'effetto che avranno gli sconti per le attività convenzionate e le attività di riscossione da parte dei comuni, e quale equilibrio di mercato si verrà a creare con la tassa di soggiorno, per chi ce l'ha e per chi non ce l'ha. Mi domando poi se questa tassa favorirà il cicloturismo o altre forme di sbarco e se modificherà la diffusione dei flussi turistici o se invece porterà ad un nuovo accentramento sulla terraferma veneziana a discapito di chi opera appena al di fuori del comune di Venezia».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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