I SINDACI
BELLUNO Insegnanti al mattino, sindaci al pomeriggio. In questi mesi

Martedì 7 Luglio 2020
I SINDACI
BELLUNO Insegnanti al mattino, sindaci al pomeriggio. In questi mesi di quarantena Nicola Castellaz, primo cittadino di Pedavena ed insegnante al Liceo Renier di Belluno, Mario De Bon sindaco di Sospirolo e in cattedra al Professionale Brustolon, sempre nel capoluogo, e Paolo Vendramini, alla guida dell'amministrazione di Ponte nelle Alpi e insegnante alla scuola secondaria di primo grado Gonzaga di Longarone, sono stati costantemente sulla breccia. Ecco perché il loro doppio punto di vista e le loro riflessioni e richieste risultano molto interessanti.
A PEDAVENA
Dice l'insegnante Castellaz: «L'inizio del prossimo anno scolastico è vicino. Se da una parte è giusto evidenziare come durante il lockdown la didattica a distanza è stata l'unico strumento utile per avvicinare docenti ed alunni, dall'altro non posso non sottolineare come la scuola sia una comunità educante fatta di socializzazione, confronto, cooperazione e condivisione: la didattica a distanza tende a favorire l'anonimato e la marginalizzazione degli studenti più deboli, in particolar modo gli alunni certificati, i quali risultano, a parte rare eccezioni, ancor più passivi e atomizzati all'interno dei processi di apprendimento digitali. Comunque ogni esperienza è utile anche per approfondire metodi di incontro virtuali che possono comunque essere sviluppati  ed aggiunti a quelli tradizionali per la crescita educativa dell'alunno». Ma, si diceva, c'è anche il suolo di sindaco: «Per questo sono in continuo contatto con il dirigente scolastico di Pedavena per organizzare l'inizio del prossimo anno. Servono risorse, personale docente ed Ata, regole certe per trasporti, mensa e svolgimento della didattica al fine di poterci organizzare alla ripartenza di un anno scolastico all'insegna della sicurezza, ma anche di relazioni e della ritrovata socializzazione».
SOSPIROLO
Anche il sindaco De Bon è in contatto con il preside del locale Istituto Comprensivo: «Anche grazie alle ristrutturazioni realizzate negli ultimi anni dice siamo messi abbastanza bene per quanto riguarda gli spazi. E ciò che abbiano a disposizione garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza». Non mancano però le preoccupazioni: «Bisognerà lavorare molto sul trasporto».
PONTE NELLE ALPI
Altro tema è quello della mensa, con la possibilità di turnazione e quindi, essendoci bisogno del personale per più tempo, a risentirne, e ad aumentare, potrebbero essere i costi». Già da tempo l'insegnante-sindaco Paolo Vendramini ha investito l'Anci di alcune questioni, auspicando che le linee guida nazionali possano poi essere declinate a livello locale anche in base al grado di pericolosità: «Ponte nelle Alpi, per esempio, è covid-freee quindi, pur con le necessarie precauzioni, dovremmo essere in grado di assicurare l'avvio delle lezioni nella normalità. Perché mi chiedo davvero che senso abbia che gli stessi identici parametri valgano per la Lombardia e un Comune come il nostro. E con Linee Guida troppo restrittive, le nostre amministrazioni vanno in difficoltà». Vendramini chiude: «In questi mesi di emergenza, abbiamo capito molto di come ci dobbiamo comportare: ci lascino l'autonomia per decidere. Anche perché io sono molto tranquillo sulla comunità che rappresento e sul suo senso di responsabilità. Ora, dopo mesi di quarantena e di scuola chiuse, abbiamo bisogno di normalità». (G.S.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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