I NUMERI
PADOVA Dopo un giorno di tregua, il Coronavirus torna a mietere vittime

Sabato 30 Maggio 2020
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PADOVA Dopo un giorno di tregua, il Coronavirus torna a mietere vittime in provincia: un decesso nelle ultime 24 ore, avvenuto all'ospedale di Schiavonia. Qui si è spento Armando Baraldo, 83 anni di Monselice, a cui purtroppo il virus è stato fatale. Sale così a 282 il numero dei decessi totali da quel 21 febbraio in cui tutto è cominciato con i primi due casi di contagio registrati all'ospedale di Schiavonia e provenienti da Vo'.
La curva dei contagi complessivi si congela invece a quota 3.931, tanti sono i padovani che hanno contratto il virus in questi tre mesi. Buone notizie anche sul fronte dei guariti: consultando infatti il bollettino di Azienda Zero aggiornato a ieri pomeriggio, i negativizzati virologici sono aumentati di 14 unità, per un totale di 3.518 dall'inizio dell'emergenza. In calo il numero degli attuali positivi: tra giovedì e ieri 15 persone non devono più combattere contro il virus. Di queste, 14 sono andati a ingrossare le fila dei guariti, mentre una, purtroppo non ce l'ha fatta. A oggi i padovani ancora alle prese con il Covid-19 sono 131. Scende anche il numero delle persone in isolamento domiciliare, raggiungendo quota 177. Ieri erano tre in meno rispetto a giovedì. Nei vari ospedali della provincia, i pazienti ricoverati sono 18, di cui soltanto uno in terapia intensiva.
Intanto dalla Regione arrivano le direttive sulle misure di prevenzione da adottare nelle strutture residenziali extraospedaliere. Le case di riposo, che da lunedì possono riprendere le visite, sono bersagli sensibili. L'ecatombe di Merlara ne è il caso più emblematico, con 31 decessi su 73 ospiti (più due morti annunciate di anziane sempre risultate negative) da quando è iniziata l'epidemia. Regole stringenti per l'ingresso di nuovi ospiti in struttura o per la riammissione degli ospiti. Sono previsti infatti il tampone all'ingresso, l'isolamento per 14 giorni all'interno di un modulo di accoglienza temporanea. I centri servizi per anziani dovranno individuare uno o più medici con il compito di fare le visite propedeutiche all'ingresso in struttura e gestire gli ospiti durante il periodo di quarantena prima dell'accoglienza definitiva. Le visite da parte dei familiari ripartono da lunedì ma il livello di attenzione deve essere massimo in modo da scongiurare il contagio. Chi entra nelle strutture verrà sottoposto al controllo della temperatura corporea, dovrà compilare un questionario-intervista e gli ingressi, da prenotare in anticipo, saranno limitati o scaglionati. E l'elenco delle prenotazioni dovrà restare a disposizione per i 14 giorni successivi. Chi va a far visita dovrà rimanere negli spazi dedicati (preferibilmente all'aperto) e dovrà rispettare il distanziamento sociale. Niente contatti ravvicinati, abbracci né tantomeno baci. Anzi si raccomanda la separazione tra visitatori e ospiti attraverso un vetro o un plexiglass o con l'utilizzo di visiere.
Maria Elena Pattaro
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