Il preside: «Lavoriamo ad alto livello Contro di noi pregiudizi infondati»

Mercoledì 13 Dicembre 2017
Il preside: «Lavoriamo ad alto livello Contro di noi pregiudizi infondati»
LA RESISTENZA
TREVISO Alla ricerca di nuovi alunni. Soprattutto tra le famiglie italiane. Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico si apriranno il 16 gennaio e si chiuderanno il 6 febbraio. Ma un gruppo di genitori delle medie Coletti si è già messo al lavoro per convincere quante più famiglie possibile che la scuola del quartiere di San Liberale non ha proprio nulla da invidiare ad altri istituti. Qui la presenza di stranieri è molto forte, sì. Trovando un equilibrio tra alunni di origine straniera e italiani, però, questo diverrebbe un valore aggiunto. E, cosa non secondaria, permetterebbe di scongiurare il rischio di dover formare delle classi ghetto. A settembre questo rischio è stato aggirato spostando i 17 iscritti nella scuola media Bianchetti di Santa Bona.
IL RISCHIO
Dovesse ripresentarsi una situazione simile anche il prossimo settembre, alle Coletti non resterebbero che due classi terze. Che a quel punto verrebbero fatte traslocare in blocco alle Bianchetti. In altre parole, la scuola verrebbe chiusa. Un epilogo che nel plesso di via Abruzzo tutti vogliono esorcizzare.
«L'offerta formativa delle medie Coletti è di alto livello non si stanca di ripetere il preside reggente, Mario Dalle Carbonare, che guida anche l'istituto comprensivo Felissent, sempre a Treviso sul suo conto hanno preso corpo dei pregiudizi infondati. Questa scuola rappresenta un presidio nel quartiere di San Liberale. E faremo tutto il possibile per non farla chiudere». Gli insegnanti sono con lui. Anche se non nascondono le difficoltà. «Diciamo che in questa scuola siamo molto creativi», spiegano in modo sibillino. Tradotto: bisogna inventarsi un po' di tutto per tirare avanti.
L'OPEN DAY
Il primo passo per provare a invertire la rotta verrà mosso con l'Open Day in programma proprio questo sabato.
Alle 9 in punto le medie Coletti apriranno le porte a tutti per far conoscere le attività e l'offerta formativa. Negli ultimi anni Open Day simili non sono stati troppo affollati. La speranza è che ora le cose possano cambiare. «L'Open Day è un momento importante per presentare a tutti quello che facciamo», confermano gli insegnanti.
Nessuno vuole parlare del rischio di chiusura. Le scuole sono fondamentali in zone di periferia e di frontiera come queste. Non rappresentano solo un baluardo d'istruzione, ma anche un baluardo sociale. Don Lorenzo Milani diceva che gli istituti non possono trasformarsi in ospedali che curano i sani e respingono i malati. Intendendo con malati le persone ai margini della società. Alle Coletti, in buona sostanza, sta succedendo il contrario. Le medie accolgono soprattutto i figli di chi è immigrato a Treviso. «Ma se le famiglie italiane decidono di andarsene, chi resta? ha sottolineato il preside solo le persone di origine straniera, appunto. E' un circolo vizioso che si autoalimenta». L'obiettivo ora è spezzarlo.
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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