Contratti in scadenza, trattative per la proroga

Sabato 14 Settembre 2019
PORDENONE «È una competenza che non è in capo alla Regione. Ma, quando ci saranno le indicazioni del governo centrale sui nuovi contratti che dovrebbero entrare in vigore in futuro, cercheremo di dare una risposta per dare una continuità a quelle persone che hanno il contratto in scadenza alla fine di quest'anno». L'assessore regionale Riccardo Riccardi, ieri è anche intervenuto sull'annosa questione - che si è riaperta in vista della data di fine anno - che rigurda i ricercatori precari del Cro di Aviano e del Burlo di Trieste. «Si tratta - ha detto il responsabile della sanità regionale - di circa 120 persone. Stiamo lavorando ancora una volta per cercare di non fare interrompere i contratti in scadenza, in attesa che subentri la nuova norma nazionale». Per l'ennesima volta ci si avvicina alla fine dell'anno e i ricercatori vedono il loro contratto a rischio. Nonostante le nuove norme nazionali, le promesse di regolarizzazione per il loro posto di lavoro la situazione sembra non trovare mai una soluzione definitiva. Il nodo nasce dal fatto che il contratto nazionale (che dovrebbe risolvere la situazione con una soluzione di medio periodo, cinque anni di assunzione più altri cinque a tempo determinato) a causa di alcuni ritardi nazionali non potrà essere operativo entro dicembre 2019. Per evitare che i ricercatori si trovino a fine anno senza contratto il Cro propone di assumere con contratto a tempo di un anno tutti i precari che hanno i requisiti. Per poter fare questo, però, occorre procedere a un ampliamento della dotazione organica di 93 posti e di 4 dirigenti. Ampliamento della dotazione organica che va deciso dalla Regione anche in base alla compatibilità finanziaria. E nel frattempo i ricercatori sono con il fiato sospeso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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