IL FOCOLAIO
SAN PIETRO DI CADORE Dopo tredici mesi San Pietro è nuovamente al centro dell'ondata epidemica, la quarta. Il termometro della situazione arriva dal plesso scolastico di Presenaio, in particolare dalla scuola primaria, dove i bambini positivi sono una decina. A questi si aggiungono i due casi della secondaria. E per tutti torna la Dad, che si pensava potesse restare solo un ricordo.
IL SINDACO
Complessivamente nel comune sono 26 le positività, in base ai dati aggiornati a mercoledì, così come trasmessi ieri al sindaco. Il focolaio di San Pietro è cresciuto di un positivo. «I casi sono tutti collegati al focolaio della scuola commenta il primo cittadino, Manuel Casanova Consier . Non stiamo, però, assolutamente replicando la situazione dello scorso anno, tanto che siamo fiduciosi che il fenomeno sia circoscritto a questi piccoli contatti, dovuti all'avvicinamento, e speriamo che il fenomeno rientri nella situazione immediatamente precedente. I numeri sono elevati ed impressionanti perché concentrati nelle famiglie degli alunni contagiati». A testimonianza che la situazione in corso non è assimilabile a quella dell'autunno 2020 il sindaco evidenzia come il contagio stavolta non sia trasversale su tutta la popolazione. «Si spera rimanga circoscritto conclude, difendendo l'ordinanza con la chiusura del plesso scolastico . Il provvedimento, adottato al termine di un'attenta riflessione, sembra al momento la decisione più opportuna per contenere in maniera immediata la diffusione del virus».
IN QUARANTENA
Tre classi delle elementari sono ancora in quarantena, con scadenze diverse, mentre i due gruppi delle medie sono inseriti nella casistica prevista dalle linee di indirizzo per la gestione dei contatti all'interno delle scuole. In sostanza si tratta di prestare molta attenzione ad una serie di indicazioni, dall'obbligo della mascherina alla limitazione dei contatti interpersonali in situazioni extrascolastiche, evitando luoghi affollati e al chiuso. Resta in quarantena anche una classe delle medie di Santo Stefano. Complessivamente all'interno di tutto l'Istituto comprensivo comeliano sono una quindicina i casi positivi degli alunni, più quelli di alcuni insegnanti.
IL LAVORO
Quella che si chiude è stata una settimana di tour de force per la segreteria, chiamata, da dieci giorni a sbrigare un'enorme quantità di fasi procedurali, tra vari test, rientri, quarantene, sorveglianze, continui e costanti confronti con il Dipartimento dell'Ulss n.1 Dolomiti. Il tutto con l'obiettivo di rientrare il prima possibile in presenza. Per questo alcuni tamponi sono stati fissati a Belluno, dato che il drive in di Tai è spesso saturo. Oggi, intanto, è il primo giorno della ritornata didattica integrata digitale anche per gli alunni delle medie di via Dante, dopo i compagni della primaria.
SI TORNA IN DAD
Fino al perdurare dello stato di urgenza firmato dal sindaco, cioè martedì compreso, l'attività didattica sarà effettuata a distanza in forma complementare o in forma esclusiva, per garantire la continuità del diritto all'istruzione. Sulla base dell'interazione tra insegnante e gruppo di studenti, le attività integrate digitali possono essere svolte in due modalità: sincrona o asincrona. Le differenzia la tipologia di provvedimento emesso dal dipartimento. La situazione di San Pietro, alla luce dell'ordinanza firmata dal primo cittadino, è assimilabile al lockdown. Così da oggi l'attività didattica, per gli alunni di Presenaio, avverrà interamente in modalità a distanza. Per la scuola dell'infanzia, è prevista una videoconferenza di circa mezz'ora a piccoli gruppi in orario pomeridiano, una volta a settimana, con l'invio di materiale in altra giornata. L'orario della scuola primaria prevede di arrivare gradualmente a otto ore settimanali da svolgersi in parte in modalità sincrona e in parte in modalità asincrona a discrezione dell'insegnante. Mentre per la scuola secondaria si procederà con tre ore giornaliere in videoconferenza.
Yvonne Toscani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PIETRO DI CADORE Dopo tredici mesi San Pietro è nuovamente al centro dell'ondata epidemica, la quarta. Il termometro della situazione arriva dal plesso scolastico di Presenaio, in particolare dalla scuola primaria, dove i bambini positivi sono una decina. A questi si aggiungono i due casi della secondaria. E per tutti torna la Dad, che si pensava potesse restare solo un ricordo.
IL SINDACO
Complessivamente nel comune sono 26 le positività, in base ai dati aggiornati a mercoledì, così come trasmessi ieri al sindaco. Il focolaio di San Pietro è cresciuto di un positivo. «I casi sono tutti collegati al focolaio della scuola commenta il primo cittadino, Manuel Casanova Consier . Non stiamo, però, assolutamente replicando la situazione dello scorso anno, tanto che siamo fiduciosi che il fenomeno sia circoscritto a questi piccoli contatti, dovuti all'avvicinamento, e speriamo che il fenomeno rientri nella situazione immediatamente precedente. I numeri sono elevati ed impressionanti perché concentrati nelle famiglie degli alunni contagiati». A testimonianza che la situazione in corso non è assimilabile a quella dell'autunno 2020 il sindaco evidenzia come il contagio stavolta non sia trasversale su tutta la popolazione. «Si spera rimanga circoscritto conclude, difendendo l'ordinanza con la chiusura del plesso scolastico . Il provvedimento, adottato al termine di un'attenta riflessione, sembra al momento la decisione più opportuna per contenere in maniera immediata la diffusione del virus».
IN QUARANTENA
Tre classi delle elementari sono ancora in quarantena, con scadenze diverse, mentre i due gruppi delle medie sono inseriti nella casistica prevista dalle linee di indirizzo per la gestione dei contatti all'interno delle scuole. In sostanza si tratta di prestare molta attenzione ad una serie di indicazioni, dall'obbligo della mascherina alla limitazione dei contatti interpersonali in situazioni extrascolastiche, evitando luoghi affollati e al chiuso. Resta in quarantena anche una classe delle medie di Santo Stefano. Complessivamente all'interno di tutto l'Istituto comprensivo comeliano sono una quindicina i casi positivi degli alunni, più quelli di alcuni insegnanti.
IL LAVORO
Quella che si chiude è stata una settimana di tour de force per la segreteria, chiamata, da dieci giorni a sbrigare un'enorme quantità di fasi procedurali, tra vari test, rientri, quarantene, sorveglianze, continui e costanti confronti con il Dipartimento dell'Ulss n.1 Dolomiti. Il tutto con l'obiettivo di rientrare il prima possibile in presenza. Per questo alcuni tamponi sono stati fissati a Belluno, dato che il drive in di Tai è spesso saturo. Oggi, intanto, è il primo giorno della ritornata didattica integrata digitale anche per gli alunni delle medie di via Dante, dopo i compagni della primaria.
SI TORNA IN DAD
Fino al perdurare dello stato di urgenza firmato dal sindaco, cioè martedì compreso, l'attività didattica sarà effettuata a distanza in forma complementare o in forma esclusiva, per garantire la continuità del diritto all'istruzione. Sulla base dell'interazione tra insegnante e gruppo di studenti, le attività integrate digitali possono essere svolte in due modalità: sincrona o asincrona. Le differenzia la tipologia di provvedimento emesso dal dipartimento. La situazione di San Pietro, alla luce dell'ordinanza firmata dal primo cittadino, è assimilabile al lockdown. Così da oggi l'attività didattica, per gli alunni di Presenaio, avverrà interamente in modalità a distanza. Per la scuola dell'infanzia, è prevista una videoconferenza di circa mezz'ora a piccoli gruppi in orario pomeridiano, una volta a settimana, con l'invio di materiale in altra giornata. L'orario della scuola primaria prevede di arrivare gradualmente a otto ore settimanali da svolgersi in parte in modalità sincrona e in parte in modalità asincrona a discrezione dell'insegnante. Mentre per la scuola secondaria si procederà con tre ore giornaliere in videoconferenza.
Yvonne Toscani
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