GLI OTTANTENNI
VENEZIA «Emozionata? Per niente. Sono tranquilla e non ho

Sabato 20 Febbraio 2021
GLI OTTANTENNI
VENEZIA «Emozionata? Per niente. Sono tranquilla e non ho sentito dolore. Ho fiducia in questo vaccino». Leda Bullo è stata la prima veneziana vaccinata. Una volta uscita dall'ambulatorio allestito per l'inoculazione, la prima telefonata l'ha fatta al fratello gemello, per avvisarlo che tutto era andato bene. Ieri, dalle 13, anche nel centro storico lagunare ha preso ufficialmente il via la campagna vaccinale anti Covid, per il momento rivolta alla classe 1941 dei residenti veneziani. Gli utenti sono stati invitati a presentarsi all'ospedale Civile, presso il Centro prelievi prontamente riorganizzato, attraverso una lettera. La stessa che coloro che sono arrivati allo sportello (tante le donne), in attesa del proprio turno, stringevano fra le mani insieme al tesserino sanitario.
LA SQUADRA
«Si tratta di una campagna vaccinale che non ha eguali nella storia dell'uomo. Non è paragonabile nemmeno con quella per la poliomelite», il commento del dottor Marco Flora, medico del Servizio di Igiene e Sanità pubblica (Sisp) dell'Ulss 3, impegnato a coordinare le operazioni della giornata. Condotte da una vera e propria squadra di 12 operatori sanitari bardati con dispositivi anti virus di cui 7 in formazione sul campo e affiancati costantemente, inviati dal commissario Arcuri. «Gli utenti fanno molte domande e noi rispondiamo sulla base di quanto noto finora. Ci chiedono di che tipo di vaccino si tratti e le possibili reazioni che, stando ai dati, appaiono meno frequenti negli anziani rispetto ai giovani».
La prima giornata un tassello che andrà ad aggiungersi alla lunga storia della città d'acqua si è conclusa intorno alle 18, distribuendo gli appuntamenti ogni 5 minuti e separando l'ingresso dall'uscita. Il tutto per un totale di 150 persone convocate (l'adesione è stata dell'85 per cento), a cui è stato inoculato il Pfizer. Una rapida anamnesi prima, la vaccinazione poi. Seguita dall'attesa di una quindicina di minuti, per verificare eventuali reazioni allergiche, e dalla comunicazione della data del richiamo, dopo 21 giorni.
CONVINTI
«Sono venuto qui convinto di ciò che avrei dovuto fare. Dopo la lettera di convocazione dice Cesare Cenedese, di Murano, ex spedizioniere doganale non ci ho pensato due volte a presentarmi. Mi auguro che questo vaccino ci permetta di uscire presto dalla tragedia che ci ha colpito». Tra i presenti c'era anche un ottantenne, passato a chiedere informazioni al Civile in merito al mancato arrivo della lettera di convocazione. «Mi sono vaccinato. D'altronde l'ho sempre fatto. Quando si arriva alla mia età ormai nella vita qualcosa si è passato», dice Roberto Torre, appena uscito dalla sala, così giustificando la sua contenuta emozione per lo storico evento. E lamentando l'arrivo troppo anticipato di alcuni concittadini rispetto all'orario di appuntamento. Anna si è invece presentata accompagnata da un'amica: «Il personale è stato gentile e disponibile, mi ha messa a mio agio».
«Tutto il vaccino che arriva noi lo utilizziamo. Direi che il limite della campagna è stato proprio l'approvvigionamento. Tuttavia ora mi pare stia avvenendo in maniera più puntuale», afferma Flora. Rassicurando in merito alle seconde dosi: «Facciamo le vaccinazioni tenendole già in tasca», la sua risposta ferma, sottolineando la validità di tutti e tre i vaccini a disposizione. «Nei prossimi giorni inizieremo ad utilizzare anche il Moderna». Per la classe 41 la campagna 6.300 gli utenti chiamati a raccolta, appartenenti al territorio dell'Ulss 3 proseguirà oggi e nei prossimi 25, 26 e 27 febbraio, per un totale di 800 persone convocate al Civile. E da lunedì 22 si partirà anche con i nati nel 40. Proseguendo di settimana in settimana con le coorti successive, fino ai più anziani.
Marta Gasparon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci