GLI IMPRENDITORI
CORTINA D'AMPEZZO L Le categorie economiche di Cortina, coinvolte

Martedì 26 Maggio 2020
GLI IMPRENDITORI
CORTINA D'AMPEZZO L Le categorie economiche di Cortina, coinvolte nell'organizzazione dei Mondiali di sci alpino, si allineano con la decisione, proposta da Fisi e Fondazione Cortina 2021, di chiedere il rinvio dei Mondiali al 2022.
L'IMPEGNO
Ieri la scelta della Federazione internazionale sci di attendere sino al 1 luglio per esprimersi ha creato qualche apprensione in Roberta Alverà, presidente della locale associazione albergatori: «Qualora ci dovesse essere questo rinvio dei Mondiali, di un anno, dal febbraio 2021 al marzo 2022, per noi è fondamentale il fatto che ci venga comunicato con largo anticipo, così da poter programmare l'inverno prossimo. Dobbiamo fare in modo di poter pianificare la nostra attività ricettiva. Già dallo scorso anno avevamo assicurato la nostra disponibilità di stanze all'organizzazione, per i Mondiali del 2021; abbiamo garantito l'80% dei nostri posti letto; lo abbiamo fatto con un preciso impegno, nei confronti della Fondazione. In questo caso è necessario evitare che possa ripetersi quanto è accaduto lo scorso mese di marzo, con le Finali di Coppa del mondo, quando l'evento è stato annullato all'ultimo momento e noi siamo rimasti con le stanze vuote». In quanto alla possibile concomitanza fra Olimpiadi invernali di Pechino e Mondiali di sci di Cortina, con i due più grandi eventi sportivi sulla neve in calendario a poche settimane l'uno dall'altro, la presidente Alverà riflette: «Non è una valutazione che mi compete, io non conosco gli aspetti tecnici e sportivi di questa situazione. Certo c'è il timore che i Mondiali possano finire in secondo piano, rispetto alle Olimpiadi, e quindi siano un evento sotto tono. Per questo abbiamo fatto un pensiero anche noi, come altri, alla possibilità di posticipare ancora, di un altro anno. Potrebbero far disputare a Cortina i Mondiali 2023 e far slittare al 2025 quelli già assegnati per il 2023 a Courchevel Meribel, in Francia. Ma ci sono sicuramente altri aspetti, che noi non conosciamo, a indirizzare le decisioni dei tecnici, di chi è responsabile, vive e conosce lo sci nel mondo». Da parte della presidente della categoria non c'è invece alcun timore sulle ripercussioni che potrebbero esserci per l'immagine di Cortina, costretta prima ad annullare le Finali di Coppa del mondo, poi a rinviare i Mondiali: «Non c'è alcuna nostra responsabilità, in ciò che sta accadendo, non è colpa della località; noi siamo comunque pronti per accogliere le gare, gli atleti, il pubblico. Siamo incappati in una situazione globale del tutto straordinaria; tutti i maggiori eventi stanno slittando, non soltanto quelli sportivi. Pensiamo alle Olimpiadi estive di Tokyo, previste fra due mesi: quello è stato uno dei primi, grandi eventi sportivi ad essere rinviato di un anno, a causa della pandemia Covid-19».
GLI IMPIANTISTI
La posizione di Marco Zardini, presidente degli impianti a fune, è del tutto analoga: «La scelta di Fisi, Coni e Fondazione, improntata alla cautela, può essere del tutto condivisibile, vista l'evoluzione indecifrabile dell'emergenza sanitaria. Stiamo vivendo un momento storico straordinario, con una pandemia planetaria che ha sconvolto tutti gli assetti, tanto da far slittare di un anno le Olimpiadi estive di Tokyo, il più grande evento sportivo. Per questo è del tutto comprensibile che si pensi di rinviare anche i Mondiali di sci. E' meglio che questa decisione venga presa ora, piuttosto che dover annullare l'evento fra qualche mese, magari il prossimo autunno, o in inverno, a ridosso delle gare. Oppure dover fare i Mondiali in forma ridotta, a porte chiuse, con tante spese ma senza gli incassi del pubblico». Anche il presidente Zardini è certo che l'immagine di Cortina non risentirà di un eventuale rinvio, sul piano promozionale: «Assolutamente no. Tutti sanno che a Cortina le piste sono pronte; le infrastrutture tecniche, per la disputa delle gare iridate, sono a posto. In questa decisione, così difficile da prendere, non c'è alcuna colpa nostra. Per questa pandemia, che ora sta colpendo altri paesi, altri continenti, siamo già stati costretti a rinunciare alle Finali di Coppa del mondo di sci alpino, lo scorso marzo: è stato un duro colpo, ma sopportabile. Sarebbe invece troppo forte la ripercussione di un Mondiale annullato o menomato. Molto meglio chiedere il rinvio di un anno: per questo noi siamo allineati con la scelta fatta da Fisi e Fondazione». Sulla vicinanza delle due manifestazioni, Zardini offre una visione diversa: «L'ombra delle Olimpiadi sui Mondiali dipenderà anche dall'esito dei Giochi. Penso alla squadra italiana: un buon risultato a Pechino, una medaglia per un nostro atleta, potrebbe addirittura accentuare l'interesse per i Mondiali sccessivi».
Marco Dibona
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