Giovanni Diamanti
Ha destato scalpore il sondaggio di Swg che vede il sorpasso del Partito Democratico sul MoVimento 5 Stelle. Per l'istituto triestino, non avveniva dal 2017.
Il crollo del partito di Di Maio, che ha perso più di dieci punti nell'ultimo anno, non basta a spiegare questo ribaltamento dei rapporti di forza. La vera notizia è che dopo diversi anni, infatti, il Pd è tornato a crescere.
La Supermedia dei sondaggi di YouTrend per Agi mostra un Pd cresciuto di quasi due punti in due settimane, e il trend di crescita sembra non fermarsi. Le ragioni di questa ripresa sono diverse.
In primo luogo, c'è un importante effetto-primarie. Sebbene siano sempre meno utilizzate dal centrosinistra per scegliere i candidati per le elezioni comunali e regionali, le primarie riescono ancora a mobilitare gli elettori democratici: l'entusiasmo del 3 marzo non è ancora svanito. In secondo luogo, non va sottovalutato l'effetto-Zingaretti: il nuovo segretario gode di indici di fiducia personali in crescita (al 44% secondo l'ultima rilevazione Demos) ed è uscito dal voto con una legittimazione superiore alle aspettative. Il suo primo obiettivo è riportare verso casa molti elettori delusi, rasserenando al contempo la base più moderata del Pd: la Presidenza del partito affidata a Gentiloni e la nomina di Zanda come tesoriere sono scelte volte a rassicurare.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA Ha destato scalpore il sondaggio di Swg che vede il sorpasso del Partito Democratico sul MoVimento 5 Stelle. Per l'istituto triestino, non avveniva dal 2017.
Il crollo del partito di Di Maio, che ha perso più di dieci punti nell'ultimo anno, non basta a spiegare questo ribaltamento dei rapporti di forza. La vera notizia è che dopo diversi anni, infatti, il Pd è tornato a crescere.
La Supermedia dei sondaggi di YouTrend per Agi mostra un Pd cresciuto di quasi due punti in due settimane, e il trend di crescita sembra non fermarsi. Le ragioni di questa ripresa sono diverse.
In primo luogo, c'è un importante effetto-primarie. Sebbene siano sempre meno utilizzate dal centrosinistra per scegliere i candidati per le elezioni comunali e regionali, le primarie riescono ancora a mobilitare gli elettori democratici: l'entusiasmo del 3 marzo non è ancora svanito. In secondo luogo, non va sottovalutato l'effetto-Zingaretti: il nuovo segretario gode di indici di fiducia personali in crescita (al 44% secondo l'ultima rilevazione Demos) ed è uscito dal voto con una legittimazione superiore alle aspettative. Il suo primo obiettivo è riportare verso casa molti elettori delusi, rasserenando al contempo la base più moderata del Pd: la Presidenza del partito affidata a Gentiloni e la nomina di Zanda come tesoriere sono scelte volte a rassicurare.
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